Anche le voci di Guido Crosetto, Francesco Biava, Mara Carfagna e Melania Rizzoli si sono aggiunte al coro di quanti stanno protestando contro la condizione in cui è costretto mio fratello Ambrogio, giunto ormai al 44° giorno di prigionia presso il carcere milanese di Opera.

“Sentire Rita Bernardini affermare che dopo 29 anni siamo di fronte ad un nuovo caso Tortora, lascia di per sé sgomenti e ci ha indotto a verificare le carte disponibili in rete su www.ambrogiocrespi.it.” si legge in una nota congiunta pubblicata sul blog di Mara Carfagna.

“Sinceramente mette paura il pensiero di poter finire in un tritacarne come quello in cui è finito Ambrogio, senza aver fatto nulla, e solo per essere stato menzionato nelle conversazioni di terze persone o solo per aver risposto alla telefonata di una persona conosciuta, queste in ogni caso non sono le sole evidenti anomalie di questa vicenda. Ci chiediamo come mai Ambrogio Crespi sia ancora in carcere, e per questo abbiamo firmato la petizione http://firmiamo.it/per-ambrogio-crespi-libero-subito“.

Ringrazio per il  sostegno di Carfagna, Crosetto, Biava e Rizzoli che si va ad aggiungere alle parole già espresse nei giorni scorsi da Bobo Craxi, Francesco Storace, Rita Bernardini, Carlo Rossella, Giuseppe Rossodivita, Daniele Capezzone.

FIRMA LA PETIZIONE PER AMBROGIO CRESPI LIBERO SUBITO