Il Pubblico Ministero, il dott. D’Amico, ha espresso il suo parere negativo per la scarcerazione di Ambrogio Crespi. Ora attendiamo che il Gip Santangelo si esprima, tra oggi e domani. Ovviamente, nel caso in cui anche il Gip dovesse confermare la propria posizione, che lo portò a sottoscrivere la richiesta d’arresto, ricorreremo al Tribunale della Libertà prima di Natale, in attesa che venga fissata l’udienza della Cassazione che non è stata ancora fissata.

Come negare comunque un certo sconcerto dopo 56 giorni di carcerazione preventiva e di isolamento e al 23° giorno di sciopero della fame… Come negare l’idea di avere a che fare con un moloch insidioso e incomprensibile.

Nell’istanza di scarcerazione abbiamo depositato la perizia elettorale del Cise, diretto dal professor D’Alimonte, una perizia che interpreta le parole dal calabrese all’italiano, i documenti che testimoniano che sono io il testimone di nozze di Ambrogio, e tante altre cose che a una lettura serena dovrebbero restituire libertà immediatamente a mio fratello Ambrogio che già da stasera dovrebbe tornare vicino al suo bambino e a sua moglie.

Noi non discutiamo l’indagine, ma mettiamo in evidenza l’estraneità di Ambrogio. Siamo esausti, ma sereni e fermi e pieni di speranza.

Pubblicheremo l’Istanza di scarcerazione e la perizia del Cise di D’Alimonte dopo che il Gip avrà espresso la sua opinione, su richiesta dei nostri avvocati Marcello Elia e Giuseppe Rossodivita, perché diamo quel rispetto che a oggi non abbiamo ricevuto.

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