bacchiddu

Bene o male purché se ne parli. Non c’è bisogno di scomodare Oscar Wilde per capire quale può essere il modello che ha ispirato la trovata comunicativa di Paola Bacchiddu, Capo ufficio stampa della Lista Tsipras in corsa per le prossime elezioni europee.

Disposta a usare “qualunque mezzo” per trovare elettori per il suo partito, posta su Facebook una foto in bikini. Apriti cielo! La provocazione suscita polemiche e prese di posizioni differenti e si riapre l’eterno dibattito sulla doppia morale della sinistra. Anche se ormai lo sanno tutti che è solo un bigottismo di facciata.

Quella della Bacchiddu, invece, è una bella operazione, intelligente. Ha messo a segno un colpo efficace ed è riuscita a rinverdire la campagna elettorale della Lista Tsipras. Centrando il suo obiettivo tra l’altro, quello cioè di far parlare del suo partito.

Ora però, oltre al contenuto del bikini bianco che ha fatto il giro del web, la cosa veramente interessante è scoprire il contenuto elettorale. Perché, intendiamoci, non è certo il costume il problema in questo tipo di comunicazione. Il vero scandalo, se se ne vuole trovare uno, è che la Bacchiddu sia stata immortalata in barca. Questa è la vera mancanza di coerenza per il Capo Ufficio stampa della sinistra degli “ultimi”.

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