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Truccato da mafioso ha conquistato tutte le prime pagine, ma è apparsa ai più una buffonata, offensivo l’utilizzo strumentale di un luogo comune che offende soprattutto gli sforzi coraggiosi dei siciliani.

Sembra malato di protagonismo, disposto a tutto pur di avere visibilità senza rendersi conto la visibilità a discapito della credibilità diventa una catastrofe per il consenso.

E’ evidente che è in affanno, sente il fiato sul collo di De Magistris che lo sta incalzando. Sarà lui il nuovo leader dei giustizialisti italiani, la sua carriera di magistrato ha meno ombre, è meno rozzo più raffinato, insomma più adatto ad incrociare i consensi dell’elettorato di Di Pietro che mal sopporta i suoi modi pecorecci.

Qualche giorno fa De Magistris dimettendosi da magistrato accusava Napolitano di non averlo difeso, questo deve avere fatto saltare i nervi al Tonino Nazionale che ieri si è lanciato con il suo stile Becero e violento contro Napolitano.

Ma le accuse appaiono esagerate e infondate e il suo attacco fuori misura e poi Napolitano è il politico che ispira più fiducia in Italia, Quindi non solo ha sbagliato il tono e il modo ma anche l’obbiettivo e questo lo pagherà caro in termini di consenso.

DI PIETRO CONTRO NAPOLITANO: UN ATTO DI VILTA’