Burroughs non è certo famoso come il personaggio che ha inventato Tarzan.

Tarzan of the Apes, esce per la prima volta nel 1914 – un clamoroso successo capace di conquistare la fantasia ed entrare nell’immaginario collettivo. Archetipo della narrazione naturalistica e del rapporto con la natura, Tarzan è ancora oggi uno degli eroi più famosi e amati di tutti i tempi. Il ciclo narrativo comprende una saga di ben 28 libri tradotti in 50 lingue e almeno trenta film e una lunga serie di fumetti, telefilm e cartoni animati.

Burroughs qualche anno prima della pubblicazione di Tarzan of the Apes era talmente amareggiato dai suoi fallimenti da ridursi sull’orlo del suicidio. Privo di un’istruzione regolare, aveva tentato e fallito la carriera militare nel 7º Cavalleggeri per finire a lavorare nella fabbrica del padre avendo prima sperimentato i mestieri più disparati: poliziotto ferroviario, minatore, cercatore d’oro, negoziante in un drug-store, venditore di temperini, venditore ambulante di dolciumi, cow-boy ed anche contabile, mettendo in evidenza un’inquietudine e una perenne insoddisfazione che era diventata un tratto del suo carattere.

Questo uomo passato da un fallimento all’altro è Tarzan, ed io che nella vita ho fallito, ho commesso errori, ho cercato di fare di ogni fallimento un pilastro della mia evoluzione, un gradino alla volta verso il cielo. Una ferita da portare come una medaglia e questo mi fa dire che sono un uomo fortunato. Uno stupefacente successo, sono ancora qua.