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Ne parlavamo ieri, l’esordio di Santoro con Anno Zero non era andato come ci si aspettava, in studio Bocchino e Belpietro si sono rivelati ostacoli troppo ostici per Franceschini e Concita De Gregorio, l’utilizzo di una poco credibile D’Addario ha svelato le reali intenzioni della trasmissione. Inoltre la fiction di Raiuno ”Don Matteo 7” ha vinto il prime time con 6 milioni 604 mila spettatori e uno share del 23.55 contro i pur ragguardevoli 5 milioni 734 mila con il 24.02.di Santoro.Complessivamente Anno Zero ha esordito in retroguardia e ha trascinato con una certa stanchezza un argomento su cui tutti hanno già detto tutto, con uno stile astioso, violento e cattivo che spesso appariva oltre la misura. Il posizionamento della trasmissione risulta con questo esordio di difficile gestione e destinato ad esaurirsi molto presto.

SCAJOLA ARRIVA IN SOCCORSO. Ci ha pensato Claudio Scajola a salvare il Michele nazionale con un intervento maldestro ed inopportuno dichiarando: “E’ ora di finirla – e’ l’ennesima puntata di una campagna mediatica basata sui pruriti, sulla spazzatura, sulla vergogna, sull’infamia, sulle porcherie”. “La televisione non puo’ sostituire le aule dei tribunali”, ha proseguito il ministro, “soprattutto quando la magistratura non ha rilevato alcun elemento per aprire inchieste sul presidente del Consiglio. Stiamo attraversando una stagione di veleni che sconcerta i cittadini. Queste aggressioni sono la risposta disperata alla politica del fare del governo Berlusconi, nell’illusione di sovvertire il risultato elettorale. La politica non puo’ arrendersi a questa logica”. Per questo, ha detto, “convochero’ i vertici della Rai per verificare se trasmissioni come Anno Zero rispettino l’impegno, assunto dalla Rai nel contratto di servizio, a garantire un’informazione completa e imparziale”.

Scajola deve garantire cosa? Che in Rai ci sia un un’informazione completa e imparziale? Non volevo credere alle mio orecchie, mi sono riletto il dispaccio d’agenzia due volte, domandandomi con quale obiettivo fosse stato diffuso e come il Ministro Scajola potesse passare sopra la Commissione di Vigilanza della Rai e come potesse immaginare che il quello di rendere la Rai completa e imparziale potesse essere un suo compito, senza capire che se l’informazione è completa, quindi rispettosa di tutte le voci in campo, non può essere imparziale e che questo compito non può essere affidato al Governo. Inoltre la sua iniziativa rende uno zerbino Mauro Masi, il neo Direttore Generale della Rai che non mi pare stia brillando da nessun punto di vista in questi primi mesi di attività, anzi. Forse, il ministro dello Sviluppo Economico di questi tempi non dovrebbe concedersi distrazioni televisive e meglio farebbe a concentrarsi con tutte le sue forze su altre priorità.

IL RISULTATO: Scajola ha trasformato la partenza stentata di Anno Zero in un successo politico consentendo a Santoro di rappresentarsi come una vittima, un vero paladino della libertà, mentre il Governo  ne esce come un censore, alimentando una inevitabile e furiosa polemica che è il nutrimento stesso del tribuno di Rai Due che alimenta la marea di ascolti rendendolo oggettivamente intoccabile,  è la polemica che garantisce la centralità politica a Santoro. L’iniziativa di Scajola non ha sbocchi, Santoro giovedì tornerà in onda e guai se così non fosse.