Dopo Papa, cadra’ anche il resto. Comunque poco importa se il Governo sopravvive o meno. Maggioranza e opposizione si devono rendere conto che il rapporto tra politica e opinione pubblica è totalmente saltato.

Ricostruire un clima di fiducia con i cittadini deve essere la piorita’ per questo Governo, per la Sinistra o per qualsiasi Governo tecnico si venga a creare. E’ necessario che la politica torni ad occuparsi della realta’, dei cittadini. Che torni a rappresentarli.

Viviamo un periodo torbido, oscuro. Si fanno molti paragoni col ’92. Durante Tangentopoli abbiamo assistito alla barbarie, dal lancio delle monetine alla giustizia sommaria. E’ stato il Medioevo. Allora a sollevare l’indignazione popolare era la corruzione. Adesso abbiamo di fronte un malcostume diffuso che sta per generare la stessa cosa. Solo che il popolo si’ indignato del ’92 era benestante. Venivamo dagli anni ’80. L’Italia era uno dei Paesi piu’ ricchi del mondo.

Oggi non è piu’ cosi’. I giovani non hanno un lavoro. Le famiglie non ce la fanno piu’ a sostenerli, a dare loro una speranza. Ecco perche’ credo che lo scenario piu’ plausibile sia una rivolta. Se la classe dirigente, non solo politica, non si rendera’ conto delle difficolta’ che vivono oggi giovani e precari e non adottera’ misure in grado di comprendere e accompagnare i sacrifici degli italiani, verra’ cacciata via con i forconi.