La vicenda Lusi è una di quelle capaci di tracciare il confine tra epoche.

Rutelli l’ho frequentato senza conoscerlo, sul fronte opposto nel 2001 dove il mio ricordo è migliore del suo, ma non voglio affrontare la questione politica né tanto meno mi interessa quella giudiziaria. Mi soffermo sulla reazione. La sua reazione a questa crisi molto seria è stata coraggiosa: non ha rifiutato un invito, ha convocato i giornalisti, li ha affrontati da subito senza indugio. La prima fase fu poco convincente la tesi della “brava persona”, Lusi che si rivelava un ladro, appariva una strategia del minor danno “meglio pirla che ladro”. Dopo l’articolo di Fittipaldi dell’Espresso, si è precipitato in una conferenza stampa e per due ore e mezza ha risposto a tutte le domande ma non abbiamo visto la “bavetta di Forlani”.
Anche se il momento più interessante è stato dalla Annunziata, ben lontana dalla diffamatoria parodia della Guzzanti. Infatti l’Annunziata l’ha preso per le palle e non lo ha mollato e lui ha reagito con convinta veemenza. Scontro duro, aspo e vero. L’idea che ci si è fatti da casa è che l’Annunziata è una giornalista e che Rutelli forse è innocente, sì certo ci ha messo faccia e lo ha fatto in modo convinto tanto da generare un ragionevole dubbio. Ripreso da tutti i giornali e telegiornali Rutelli si è guadagnato un’altra occasione e se non fosse andato dall’Annunziata sarebbe stato già condannato e già da oggi sconterebbe la pena.

Io non posso sapere se Rutelli è un grande attore e non sta a me giudicare, ma certamente la sua abilità in questa fase ha messo in evidenza una grande capacità che prima non si era vista confusa nella cipria.

La presunzione di innocenza è un diritto che vale per tutti o meglio quasi tutti perché se pensate al caso Scajola, che a suo tempo decise di tacere o di dire cose non certamente utili. Lui appare già condannato anche se poi, sono certo, risulterà innocente per le cose per cui sarà processato e per quelle per cui non è neanche indagato benché il Tg3 continui a rappresentarlo coinvolto nella vicenda del porto di Imperia. Se Scajola avesse seguito la stessa strada di Rutelli oggi avrebbe meno di recriminazioni. Ma come dice Rutelli, l’onesta vince sempre!