La partita di Silvio Berlusconi non è finita. Chi pensa che le dimissioni da primo ministro segnino la fine del berlusconismo si sbaglia. A poche ore dalle sue dimissioni (vere) la partita si gioca su più tavoli. Perché Alfano e un’ampia pattuglia di ministri chiedono le elezioni anticipate? Veramente pensate che la Gelmini o lo stesso Alfano possano prendere posizioni che siano contrarie alle idee di Berlusconi? Io non credo. E allora perché Berlusconi fa sapere che appoggerà il governo Monti e alcuni dei suoi fedelissimi urlano al voto al voto?
Certo che se avesse avuto a disposizione il mese di novembre come pensava dopo la sua prima visita al Colle non mi sarei sorpreso che il voto sulla legge di stabilità ci consegnasse numeri diversi dal 308 di qualche giorno fa. Non a caso il mercato ha reagito con una pernacchia e Napolitano (memore del mese concesso il 14 dicembre scorso) gli ha tagliato i tempi ed è stato costretto a dire che le dimissioni erano irrevocabili!
Anche perché i veri numeri secondo il contabile Verdini sono già ad oggi (e non ha torto) 312 e salire a 315 poteva non essere impossibile. Ma se il governo sabato dovesse raggiungere i 315 o addirittura i 318 (come molti tra i berlusconiani sostengono) pensate sia possibile che questo governo possa continuare a governare? Francamente non credo ma questo risultato garantirebbe il vero obiettivo che è quello delle elezioni anticipate a cui si andrebbe con l’attuale governo (quindi i ministri farebbero campagna elettorale da ministri). Scajola, Formigoni, Alemanno, Miccichè e Pisanu sono i nomi che rappresentano l’ostacolo che credo sarà insormontabile e che sbarrerà la strada al voto anticipato che porterebbe alla devastazione del Paese.
Perché Silvio Berlusconi e i suoi pretoriani, troppo distanti dalla realtà e troppo impegnati da anni di potere, non hanno capito quali sono i rischi che stiamo correndo. Quindi credo che loro malgrado saranno costretti ad essere “responsabili”. Ma l’avventura di Berlusconi non finirà con l’avvento di Monti perchè la stessa esistenza del suo governo sarà determinata dallo stesso Berlusconi e non gli renderà la vita facile. Monti avrà pochissimo tempo per fare quello che deve perché appena si avvicinerà la primavera lo faranno ballare come una trottola. Berlusconi non si arrenderà mai: chi lo pensa si illude e non ha capito niente ne di lui nè di quello che rappresenta. Siamo al crepuscolo, ma la nottata non è passata ed è lunga a passare.