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Quattro donne sono in corsa per una regione. Strana terra l’Umbria. Verde, perché piena di boschi ma rossa nelle urne vede ora una corsa tutta rosa dove la candidata accreditata della probabile vittoria, Catiuscia Marini (Pd), è anche la meno conosciuta. Su di lei grava il difficile compito di raccogliere l’eredita della zarina Rita Lorenzetti, sbalestrata a poche settimane dal voto e sostituita con Primarie lampo.

Dietro la donna del centro sinistra c’è la candidata del centro destra, Fiammetta Modena (Pdl). Tra loro 7 punti percentuali che rendono difficile ma non impossibile un’eventuale rimonta. Anche perché, come mostra il sondaggio di Crespi ricerche sulle intenzioni di voto, il Pdl rispetto a cinque anni fa (calcolato sulla somma di Fi e An, ndr) cresce di 6 punti percentuali mentre il Pd perde il 7%. Tracollo per i comunisti e per tutte le forze del centro sinistra con l’eccezione dei Radicali, che confer? mano il loro risultato mentre l’Udc, che si affida per questa battaglia all’ex Pd Paola Binetti, passerebbe dal 4,8% al 5,5%.

Buona la performance della radicale Coscioni, dell’udicina Binetti e della pidiellina Modena, che rosicchiano a colpi di un per cento il consenso della Marini, forte di un 51,5% nel voto di lista della coalizione.

Comprendendo l’utilità di avere i radicali sulla scheda elettorale e in netto contrasto con una legge elettorale assurda, la candidata del centro destra ha così deciso di aiutare Marina Antonietta Coscioni nella raccolta firme.

Un precedente nazionale destinato a pesare in futuro nelle competizioni ma che fin d’ora avrà effetti sull’esito della campagna elettorale umbra. Che comunque si respira diversa rispetto alle altre, prova ne sia il modesto scarto tra Pd e Pdl, separati ormai da appena 3 punti percentuali e lo spostamento complessivo a destra dell’elettorato. Che inizia a premiare anche la Lega Nord per la quale l’istituto di sondaggi stima un avanzamento dal 3,6% delle Europee ad un soddisfacente 4,5%.

Il centro sinistra umbro,comunque, è tutt’altro che pronto a cedere il passo. Ieri mattina nella sede del Partito democratico di piazza della Repubblica a Perugia, in una riunione a cui hanno partecipato i massimi dirigenti regionali dei partiti della coalizione, si è ufficializzato l’accordo di coalizione per le elezioni regionali del 28 e 29 marzo prossimi. Sosterranno Catiuscia Marini nella corsa per la presidenza della Regione Umbria il Partito democratico, il Partito socialista, Sinistra libertà ecologia, Federazione della sinistra (che aggrega Pdci, Prc e Socialismo 2000) e Italia dei Valori.

Anche i Repubblicani europei hanno confermato il proprio sostegno alla coalizione e alla candidata. «C’è una soddisfazione corale – commenta la candidata Catiuscia Marini – rispetto all’accordo di coalizione che abbiamo ufficializzato. Il centrosinistra umbro è figlio di un’antica tradizione di buon governo e stabilità. Le organizzazioni politiche che lo compongono sono forze sane, rappresentative e che adottano nelle scelte che compiono processi interni democratici e trasparenti.

Forti delle esperienze amministrative nei Comuni e nelle Province sapremo insieme dare vigore ad un’azione di governo regionale improntata sul sostegno allo sviluppo e sulla promozione della coesione sociale». Il Clandestino

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