palese

Come andò a finire la corsa tra Achille e la tartaruga, è cosa nota, al traguardo arrivò prima la tartaruga. Il paradosso di Zenone può essere la storia tra Nichi Vendola, Achille, e Rocco Palese, la tartaruga. In base agli ultimi sondaggi: Palese 43,5% (a fronte del 39% della scorsa volta), Vendola 42,5 (42%) e Poli Bortone 14% (19%). A ogni buon conto, calano gli indecisi (18,8%), spostandosi perlopiù verso il candidato di destra e in parte su quello di sinistra e cala il consenso per la candidata del terzo polo a vantaggio di Palese.

Sempre più si sta delineando un dualismo, al richiamo del voto utile. Nichi Vendola vola alto, aprendo la sua campagna a Bari. Parla al suo popolo di politica nazionale, mettendosi tu per tu con Berlusconi, sognando di sfidarlo alla prossime politiche del 2013. Si sente talmente forte, dopo aver sbaragliato alle primarie la troika D’Alema, Emiliano?Boccia, in grado di competere con l’asso dei consensi, Silvio Berlusconi.

E’ il suo momento magico e non vuole per nulla giocarsi il suo successo a livello territoriale. Non essendo un autarchico, ma un vecchio internazionalista, è convinto che è il momento giusto, per lanciare la sfida a tout le monde, come leader della sinistra.

In questo quadro, per lui, i problemi pugliesi sono secondari, tanto si sente vincitore a prescindere.

Eppure, la realtà non è quella che narra il governatore, Puglia felix, nei suoi lunghi interventi, ma è, amaramente, un’altra cosa. I dati forniti dall’assessore della sua giunta, l’economista Gianfranco Viesti, parlano chiaro: la produzione è scesa di mezzo punto rispetto al dato nazionale( 4,5% a fronte del 5%). Al dunque, i giovani pugliesi rischiano di restare disoccupata per molti anni.

Senz’altro è così, dal momento in cui cresce il numero delle imprese morte e cresce altrettanto la cassa integrazione. Altro che “laboratorio pugliese che parla al mondo”, pronto allo sviluppo di settori innovativi, in cui si impiegano lavoratori specializzati e di qualità. Retorica comiziale, mentre aumenta l’emigrazione. Elettoralmente, i partiti stanno selezionando i candidati per le liste. Il Pdl si muove sotto il dirigismo di Fitto, Sel coopta pezzi democrat e alcune parti significative di socialisti, condannandoli a non avere una lista propria, il Pd non sa a quale santo votarsi. L’Udc gioca a ruba mazzo. In anteprima assoluta, Di Pietro presenta il solito candidato magistrato, avendo al suo fianco l’ex Pm Di Magistris. Una scelta nell’interesse di Vendola, per farlo, ? spiega l’”eroe” ? governare meglio e bene.

Come se Vendola avesse bisogno di un tutor. Più che la presentazione del capolista Idv in terra di Bari, sembrava di stare in un’aula di Tribunale. Lorenzo Nicastro è il Pm che ha deciso di appendere la toga al chiodo e di scendere il politica.

Uno tosto che puntò il ministro Fitto fino a chiedere il suo arresto. E poi uno dice che si butta a destra. Il Clandestino

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