VENDOLA

Pochi voti separano Rocco Palese (Pdl), uomo di fiducia di Raffaele Fitto, da Nichi Vendola. E Palese è stato anche capace di recuperare terreno negli ultimi giorni, specialmente sul fronte moderato apertosi con la candidatura alternativa di Adriana Poli Bortone (Udc). Eppure Palese sembra condannato a perdere.

Almeno è quanto risulta dall’ultima rilevazione effettuata da Crespi ricerche a pochi giorni dal black out sulle previsioni statistiche: Vendola prevarrebbe 45,5 a 44% su Palese nella corsa tra candidati, con Poli Bortone al 9%, mentre sarebbe incredibilmente il voto di lista a far aumentare il distacco tra centrodestra e centrosinistra.

Infatti il voto tra le due coalizioni sarebbe di due punti e mezzo, con le forze a sostegno dell’ex sindaco di Lecce oltre il 10%. Cosa sta accadendo nel Tavoliere? Palese recupera su Vendola a scapito di Poli Bortone, ma non abbastanza, e gli elettori Udc applicano il voto disgiunto a favore del candidato del Pdl ma non abbandonano il partito di Casini.

Da ieri però Palese ha tre frecce in più al suo arco: il deficit della sanità pugliese,l’accoppiata Emiliano?D’Alema e Silvio Berlusconi. Il disavanzo del sistema sanitario pugliese per il 2009 è stato infatti accertato: ammonta a 309 milioni di euro, in linea con quello maturato l’anno precedente (315). È invece allo studio, e lo si sta definendo in queste ore, il meccanismo di copertura del deficit.

Quest’anno si dovrà fare a meno dell’addizionale Irpef dello 0,5% e dell’accisa sulla benzina, entrambe abolite. Tuttavia, tra stanziamenti in bilancio a rimedio del previsto deficit e recuperi di avanzi, si copre gran parte della necessità. Resta scoperta una cifra attorno ai 54 milioni. Circolano diverse ipotesi: quella più probabile è la compressione della spesa corrente del cosiddetto bilancio autonomo (non sanitario).

Un sacrificio di tutti gli assessorati a favore della sanità. Non è una novità, ma questa volta sarebbe necessitata dalle sanzioni imposte per la violazione del patto di stabilità. La giunta regionale sarà chiamata lunedì a discuterne.

Circola una ipotesi. Il disavanzo di 309 milioni verrebbe coperto in questa maniera: quasi 143 milioni dall’Irap, così come previsto nel bilancio di previsione 2010; 104 dall’Iva non sanitaria (di anni precedenti, dotazioni scovate in bilancio); altri 7?8 arriverebbero da differenze positive delle manovre fiscali impostate negli anni passati, tanto sull’Irpef quanto sull’accisa sulla benzina. Rimane scoperta una cifra attorno ai 54 milioni.

Questa potrebbe essere recuperata dall’avanzo di amministrazione del bilancio regionale (gli accertamenti indicano tale possibilità). Oppure potrebbe essere prelevata dalla spesa corrente, sottraendola in quota parte a tutti gli assessorati. Di certo c’è che lo spettro di nuove tasse non aiuta la corsa di Vendola.

Il governatore uscente ha già un bel da fare a tirare una coalizione che, a partire dal primo cittadino di Bari e dal presidente della commissione parlamentare di controllo sui Servizi segreti, non è poi così entusiasta nel vederlo eletto. Il leader di Sinistra e Libertà è divenuto ormai un personaggio oltremodo scomodo in Puglia e l’unico modo di azzopparlo è che finisca all’opposizione. Infine c’è Silvio Berlusconi. Nessuno in Puglia sperava più nell’impegno del leader del centrodestra nella campagna elettorale.

Berlusconi non voleva candidare Palese, ma spingeva per un accordo Pdl?Udc con candidata Adriana Poli Bortone. L’inimicizia ormai consolidata tra Poli Bortone e Fitto è però di tale portata che il ministro per gli Affari regionali ha fatto carte false pur di scongiurare un simile accordo e alla fine l’ha spuntata. Berlusconi non avrebbe mai preso in considerazione, fino a pochi giorni fa, di mettere piede in Puglia. La fine ingloriosa del centrodestra laziale, però, unita al recupero di Palese hanno fatto ritornare la Puglia decisiva nell’assegnazione della vittoria alle elezioni regionali. Chissà se tre effetti speciali basteranno a Palese per battere superare Vendola. Il Clandestino

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