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Gli oltre 13 punti di vantaggio che il PDL ha nei confronti del PD non  bastano per vincere le elezioni nel Lazio.

Nella tornata amministrativa del prossimo marzo nessuna delle regioni governate dal centrodestra sembra poter essere insidiata, mentre in altre regioni l’assalto del PDL sembra dare risultati scontati come in Campania e in Calabria. Due sono le regioni che acquisiscono un valore simbolico: Puglia e Lazio. I problemi della Puglia li conosciamo tutti e gli sviluppi giudiziari in quella regione saranno una discriminante per il risultato finale. Il Lazio, governato da Pietro Marrazzo, assume un valore politico importante per il centrosinistra che altrimenti rischia di diventare una forza locale, legata alle sue storiche regioni: Emilia Romagna, Toscana e Umbria, e qui mi fermo perché anche per le Marche c’è incertezza sul risultato finale.

Il centrosinistra nel Lazio, calcolandolo come si faceva una volta con l’Ulivo, si attesta al 47%, mentre il centrodestra ha bisogno per acquisire un vantaggio non solo dell’UDC, ma anche de La Destra di Storace.

Con i dati che abbiamo a disposizione, nessuna della combinazioni può garantire tranquillità ad una delle parti e quindi la scelta del candidato in questa regione può essere decisiva, in questo Marrazzo conserva un discreto vantaggio che può essere contenuto o annullato dalla scelta di un candidato forte e credibile.

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