ERRANI

Il terno secco, sulla ruota di Bologna, se lo gioca Vasco Errani. Il governatore uscente dell’Emilia Romagna punta dritto al terzo mandato consecutivo, nonostante il “teorico” divieto di rielezione al termine del secondo – questione che riguarderebbe anche Formigoni in Lombardia – diventato bandiera della battaglia «per la legalità» sposata dai Radicali e da Emma Bonino, giunta ormai al terzo giorno di sciopero della fame e della sete. Polemiche a parte, Errani “Magno” viaggia dritto come un siluro verso l’obiettivo della rielezione nell’inespugnabile regno del centrosinistra.

L’ultimo sondaggio di Crespi Ricerche, del resto non lascia alcuna incertezza sul risultato finale: Vasco Errani al 54%, seguito dalla candidata del centrodestra, Anna Maria Bernini staccata di 16 punti e mezzo al 37,5%, Gianluca Galletti al 4,5% e Werter Casali al 2%. Sebbene resti ancora forte il partito degli indecisi (20,6%), l’esito delle regionali di marzo sembra ormai già acquisito.

Dando poi uno sguardo anche alle intenzioni di voto, il centro?sinistra si conferma prima coalizione della regione con il 53,5% dei consensi, appena mezzo punto sotto i consensi attribuiti ad Errani (Pd 39,5, Idv 6,5, Prc+Pdci 3, Sinistra ecologia e libertà 2, altri 3).

Si ferma, invece, al 39% il totale del centrodestra che registra il Pdl al 25,5, il dato “pesante della Lega al 12% e La Destra allo 0,5%. Un dato generale del tutto favorevole alla coalizione che sostiene Errani che neppure l’assorbimento progressivo, da parte dei due schieramenti, di quel 21,6% di indecisi, sembra de? stinato a poter scalfire in alcun modo.

Sono le questioni ambientali, intanto, ad occupare l’agenda del governatore uscente in carica. «Stiamo valutando insieme alla Regione Lombardia l’eventualità di chiedere lo stato d’emergenza», ha annunciato Errani in merito alle misure da adottare sulla vicenda del petrolio che dal fiume Lambro ha raggiunto il corso del Po. «E’ una grave emergenza am? bientale – ha aggiunto il presidente dell’Emilia Romagna –. Abbiamo già messo in allarme la protezione civile, che sta intervenendo con uomini e mezzi sia sul territorio emi? liano sia su quello lombardo».

In casa Pdl, si gioca invece sul mancato sostegno dell’Udc alla candidata del centrodestra, Anna Maria Bernini. «Il mancato appoggio è la prova provata di come i casiniani in Emilia Romagna non si vogliano assumere responsabilità per il bene dei cittadini», accusa Ubaldo Salomoni del Popolo della libertà, che aggiunge: «La scelta dell’Udc di non appoggiare la Bernini alla presidenza della Regione, è oggettivamente una decisione fatta contro l’interesse dei cittadini. Siamo di fronte all’implosione dall’interno del sistema di potere del Pci?Pds?Ds? Pd. Una implosione prima di tutto morale. E’ assolutamente necessario voltare pagina». Il Clandestino

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