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Di Andrea Mancia – Leggo con sorpresa – e un pizzico di divertimento – l’articolo che oggi il quotidiano online “BergamoNews” ci fa l’onore di dedicare a “Lombardia24News“, una delle testate del network d’informazione “Italia24News” che io dirigo. L’obiettivo del pezzo, scritto da Isaia Invernizzi, è esplicito fin dal titolo, in cui si definisce “poco ortodossa” la campagna elettorale che sarebbe stata ideata (il condizionale non è usato a sproposito) da Luigi Crespi per Franco Tentorio, utilizzando le testate online del Gruppo Datamedia – editore del network “Italia24News” – per “amplificare polemiche e passi falsi del candidato del centrosinistra”. A tutto vantaggio, naturalmente, del sindaco attualmente in carica.

Ora, a parte che non c’è niente di male nell’essere “poco ortodossi”, visto che nella storia dell’umanità sono state spesso proprio le “ortodossie” in tutte le loro declinazioni a frenare lo sviluppo e il progresso, forse vale la pena di sottolineare due o tre di cose che al redattore di “BergamoNews” devono essere sfuggite.

Primo. Luigi Crespi non è il proprietario del Gruppo Datamedia, ma un collaboratore della società che si occupa di attività che non sono in alcun modo connesse con quelle editoriali, che fanno capo al direttore delle testate (cioè il sottoscritto).

Secondo. Non mi risulta che il Gruppo Datamedia stia seguendo la campagna elettorale di Tentorio. Se il sindaco si fosse rivolto a professionisti di quel livello, probabilmente, non affronterebbe una sfida così difficile senza nemmeno avere un blog funzionante a un mese dalle elezioni.

Terzo. Non c’è bisogno di alcun input da parte del mio editore per farmi orientare politicamente dalla parte di Tentorio piuttosto che da quella di Giorgio Gori. In vent’anni di professione, ho sempre scritto e lavorato per testate vicine al centrodestra (da “L’Opinione” a “Il Foglio”, da “Ideazione” a “Il Giornale”). Sono, da quando ho l’età della ragione, un liberale di centrodestra. E lo sono da prima che, tecnicamente, in Italia il centrodestra esistesse. Questa è la mia storia, queste sono le mie idee. Non ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a scegliere tra un candidato ruspante e tradizionalista come Tentorio e un radical chic come Gori. Posso decidere benissimo da solo. E l’ho fatto ad occhi chiusi.

Queste sono le precisazioni. Poi c’è un altro livello della vicenda, meno divertente, che è quello legato al rispetto del lavoro altrui. Considerare i giornalisti (veri) che lavorano su “Italia24News” (e dunque anche su “Lombardia24News”) come dei prestanome per la propaganda di chicchessia non solo è scorretto, ma anche molto grave. Intravedere trame di complotti e schemi occulti dietro a dinamiche molto più semplici da spiegare è uno dei vizi strutturali del giornalismo contemporaneo. Un vizio che viene reso ancora più odioso dallo strapotere esercitato nelle redazioni di tutta Italia, gramscianamente, da una sinistra arrogante che si reputa l’unica legittima proprietaria della narrazione politica in questo paese.

Un modo diverso di fare giornalismo, però, esiste. E non può essere ridotto al silenzio con attacchi ingiusti e messaggi trasversali. Se la canzone dell’assessore Pezzotta che sfotte Gori è diventata virale su Internet, non prendetevela con Internet. E, soprattutto, se la campagna elettorale dell’ex guru di Renzi è stata finora un rincorrersi spassoso di flop e gaffe, non prendetevela con chi le campagne elettorali le sa fare davvero.

Noi, intanto, ci limitiamo a raccontare quello che accade. Con le nostre idee e il nostro modo di interpretare le cose. Fatevene una ragione.

Fonte: Italia-24News