crespi-guardalontano

Ieri nel titolo a pagina 19 di Repubblica potevamo leggere: “Marrazzo, indagini sul Sondaggista…” Oggi mi aspettavo che la mia replica e l’ammissione dell’errore fosse esplicitato con uguale perentorietà.

Invece, a firma di Elsa Vinci ho trovato solo una frasetta all’interno di un articolo che dice: “… La storia (quella del video)  arriva per caso anche al sondaggista Luigi Crespi, che il 25 settembre per motivi di lavoro invia un sms. Lui – spiegano in procura – su questo punto sarà sentito come testimone.”

Quindi nell’arco di poche ore passo da indagato a testimone e la procura mi informa della cosa attraverso i giornali? Dovrei essere contento? Niente affatto, il mio nome è stato trascinato e sbattuto sui giornali senza alcun rispetto e senza che io abbia alcun coinvolgimento in questa storia, in violazione di tutti i miei diritti.

Nessuno farà mai un titolo sulla mia estraneità ai fatti o sulla serietà del mio comportamento.

Questa è la realtà a cui certamente non mi rassegno e su cui darò battaglia come da cittadino e come operatore della comunicazione.