Sarebbe necessario, anzi indispensabile, che le procure impegnate a litigare – come hanno fatto in questi venti giorni – chiedano scusa a Melissa, alla sua famiglia e alle ragazze ferite che saranno segnate per sempre da questa vicenda tanto assurda quanto indegna

Ma chi deve chiedere scusa sono quei PM che si sono affrettati in visioni e previsioni di mafie e camorre, cadendo oggi nel ridicolo dopo la confessione che gli inquirenti hanno accolto con riserve (questo per dire che non tutti sono fuori di testa o investiti di epiche battaglie).

Giovanni Vantaggiato ha agito per una vendetta che non si capisce contro chi e per cosa lo abbia portato a fargli mettere una bomba e farla esplodere in faccia ad adolescenti innocenti e inconsapevoli.

Adesso qualcuno deve chiedere scusa e non voglio fare i nomi né di Saviano né della schiera di giornalisti che si sono avventurati in analisi e considerazioni che oggi li ridicolizzano e li fanno apparire come avvoltoi che si nutrono di cadaveri e questo vale anche per politici e dintorni che non hanno saputo trattenersi da proclami che oggi risuonano come una beffa.

Certo non cambia per chi quella mattina è rimasta sul selciato della scuola in un giorno come un altro, non cambia niente per i feriti e per i familiari, ma deve cambiare il nostro giudizio nel risentire la frase di Grillo “a chi giova la morte di Melissa”: ecco oggi il Savonarola italiano potrebbe risponderci ma lo farebbe con una bella battuta che ci strapperebbe un sorriso.

Oggi, un bel comunicato da parte di chi in quei giorni ha detto cose come queste sarebbe gradito ma ovviamente non arriverà perché i fan di queste icone della nuova Italia negheranno e giustificheranno il loro beniamini mentre gli altri hanno già dimenticato.