generazione-italiaTrovo assolutamente divertente che più Gianfranco Fini conferma la sua presenza nel Popolo della Libertà che ha contribuito a fondare con Silvio Berlusconi e più lo danno in furiosa uscita.

Il racconto è quello di un complottante Fini che organizza correnti esterne e partiti antagonisti a Silvio Berlusconi.

Oggi nasce Generazione Italia che nella testa dei “scissionisti paranormali” sarebbe dovuto essere il contenitore organizzativo del nuovo partito di Fini.

Ma se vi capiterà di visitarlo e di parlare con il promotore Italo Bocchino vi renderete conto che l’iniziativa è coerente a quello che sempre è stato detto, cioè di potere rappresentare un punto di vista, un elaborazione differente da quella che pare essere predominante nel PDL.

Io non ci vedo niente di male, a meno che qualcuno pensi che l’Italia sarà generata nel futuro da un pensiero unico che però a me appare confuso quando esce dalla divinazione del capo.

Il fatto che dentro uno stesso partito ci siano punti di vista diversi rappresenta una ricchezza che va coltivata e ricercata e che deve trovare sintesi capace di contenere e rappresentare visioni e progetti che stanno nel Paese, per fare ciò è necessario sapere ascoltare, mettere l’orecchio sui binari del futuro e Bocchino lo fa partendo dalla rete, dal web aprendosi alla parte più attiva della nostra società, non sarà facile, ma è la strada giusta.

Domani però leggeremo che è il primo passo per la prossima  scissione a dispetto di ogni intenzione e dichiarazione opposta e contro ogni logica.

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