Prima che arrivasse Enrico Mentana il Tg di La 7 non esisteva. La sua funzione politica e informativa era marginale, la sua capacità attrattiva era pressocchè nulla. Con Enrico Mentana a La 7 – come testimoniano i dati Auditel che superano di 4, 5 volte i valori precedenti al suo arrivo e come sottolineano i sondaggi d’opinione – è stato dato un senso a tutta la rete.

La 7 e il suo tg, grazie a lui, sono diventati un riferimento per la società in questo periodo di crisi. Mentana ha saputo interpretare momenti chiave della realtà politica italiana – dallo strappo di Fini alla caduta di Berlusconi, fino all’arrivo di Mario Monti – dando voce a tutti, senza partigianeria, mettendo al centro la notizia e creando intorno a sè un consenso non facile da immaginare.

Il Cdr (Comitato di redazione) ha denunciato il direttore per non aver letto nel corso del tg un comunicato che riguardava la Rai e Minzolini. Mentana non poteva restare a capo di una redazione che teneva un atteggiamento autolesionista, cattivo e persino stupido. E aggiungo anche vile perchè dinnanzi alla legittima reazione del direttore il Cdr ha anche negato di averlo denunciato scaricando la colpa sull’Fnsi. Peccato che nel comunicato della Federazione della stampa si legge che la denuncia è stata fatta d’intesa proprio con il Cdr del Tg di La 7.

Grazie a Enrico Mentana ora La 7 ha un futuro, una parabola di crescita, e garantisce lo stipendio anche a quelli che lo hanno denunciato. Questi signori, incancreniti dall’ideologia, hanno una sola via: ritirare la denuncia e assicurarsi un futuro oppure finire disoccupati, come forse è giusto che sia!