(Velino) – “Questi dati dimostrano che la vicenda delle ‘hostess’ ormai è stata scollinata ampiamente”. E’ netto il commento di Luigi Crespi sui risultati del sondaggio appena sfornato dal suo istituto di ricerca che segnano un trend al rialzo (peraltro confermato da un recente studio di Renato Mennheimer) Per il presidente del Consiglio e per il suo governo per nulla intaccati, anzi, avvantaggiati grazie a una sorta di effetto boomereang, dall’offensiva mediatica degli ultimi mesi sulle frequentazioni private del Cavaliere. Un offensiva per cui il Pdl “ha pagato un prezzo altissimo in campagna elettorale – osserva Crespi -, ma che adesso è stato completamente superato”. Secondo i dati forniti dall’istituto CrespiRicerche , infatti, il consenso di Silvio Berlusconi sale di ben tre punti rispetto al mese di giugno: dal 51 al 54 per cento, mentre il Governo nel suo complesso guadagna due punti attestandosi al 54 per cento. Il “segnale estremamente importante – spiega Crespi al VELINO – è che oltre a Berlusconi e al Pdl, cresce il trend di consensi per il governo, segno che l’opinione pubblica ha sospeso il giudizio etico-morale e sta valutando l’attività dell’esecutivo che va avanti e funziona”. Non è un caso che al primo posto nel gradimento degli italiani si confermi il ministro Renato Brunetta, che guadagna altri due punti percentuali piazzandosi al primo posto con il 57 per cento: “Un segnale interessante – commenta Crespi – perché Brunetta con la sua attività di riforma e digitalizzazione della Pa, ha dato al governo l’impronta del fare”. Segue Brunetta, nella classifica dei ministri più amati Roberto Maroni, stabile al 55 per cento, e Ignazio La Russa al 51 per cento. Mentre Angelino Alfano, Maurizio Sacconi e Mara Carfagna si piazzano al 50 per cento. Penultimi Michela Brambilla ed Elio Vito, stabili al 35 per cento. Raffaele Fitto fanalino di coda con il 34 per cento (-1).

Crespi osserva che l’attenzione dell’opinione pubblica si è concentrata sull’azione di Governo anche perché la campagna sulle veline ha prodotto una certa “saturazione”: “In queste cose o si va al succo subito – osserva – o diventano un boomerang”. Inoltre “le cose di cui viene accusato Berlusconi rappresentano il desiderio di molti uomini”.

Ben altro impatto, invece ha avuto, secondo Crespi, l’inchiesta di Bari che ha portato all’azzeramento della giunta Vendola. A questi elementi va anche aggiunta, secondo il sondaggista, la mancanza di alternativa: “Ci può anche essere una parte dell’elettorato cattolico di Berlusconi che esprime un giudizio negativo sui suoi comportamenti privati, ma se l’alternativa sono Franceschini e Di Pietro – commenta il sondaggista – certo non si cambia opinione”.

Quanto ai “fischi” di Viareggio, per Crespi da un punto di vista del consenso politico sono del tutto ininfluenti e tutto sommato scontati: “Quando un presidente del Consiglio si reca sul luogo di un disastro non può pensare di ricevere applausi”.