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di LAURA MARI – REPUBBLICA I sondaggisti Pagnoncelli, Crespi e Mannheimer: “Ora conta la credibilità di quello che diranno le candidate”. “Agli elettori più che i temi etici interessano quelli concreti, come il lavoro”

A ridosso del voto, le incognite sono due. L´astensionismo e la percentuale di indecisi. Saranno questi, infatti, i fattori che peseranno sul risultato elettorale. A confermarlo sono alcuni dei più importanti sondaggisti italiani. «Non credo che nel Lazio ci sarà un astensionimo pari a quello che ha colpito le ultime elezioni amministrative francesi – dice il sondaggista Luigi Crespi – ma di sicuro se molti cittadini non andranno a votare, questo premierà la candidata e i partiti del centrosinistra. E forse è anche per questo che il premier Silvio Berlusconi, dopo la definitiva esclusione della lista del Pdl nel collegio di Roma, ha deciso di scendere in campo in maniera così forte ed evidente per sostenere Renata Polverini». Per Luigi Crespi, poi, al momento la percentuale degli indecisi «nel Lazio è molto più alta che nelle altre regioni e si aggira intorno al 10-15 per cento. Quindi – conclude Crespi – quello che la Bonino e la Polverini diranno negli ultimi giorni sarà assolutamente decisivo e gli elettori faranno attenzione alle credibilità delle loro parole».

Rispetto ai temi affrontati nei dibattiti pre-elettorali, il sondaggista Nando Pagnoncelli (Ipsos) sottolinea che «gli elettori cattolici ritengono legittimo l´intervento della Chiesa su determinati temi, come quello dell´aborto, ma poi al momento del voto decidono secondo la propria coscienza. E, comunque, nelle ultime elezioni hanno contato maggiormente temi concreti come il lavoro e la sanità, piuttosto che quelli etici». Rispetto all´esclusione della lista del Popolo della Libertà, secondo Pagnoncelli si profilano ora due scenari possibili: «Gli elettori del Pdl possono decidere di astenersi, oppure votare solo il simbolo di Renata Polverini presidente e, dunque, evitare di dare la preferenza ad un´altra delle liste della coalizione del centrodestra. Di sicuro – conferma il sondaggista – la presa di posizione del premier Berlusconi ha lo scopo di scongiurare il pericolo dell´astensionismo».

Uno scenario condiviso anche dal sondaggista Renato Mannheimer (Ispo), che aggiunge: «Una parte degli elettori del centrodestra è ancora indeciso e molti al momento del voto non sapranno cosa fare». Il che potrebbe aumentare le percentuali delle schede nulle. «Il pericolo reale – ha concluso Mannheimer – è di un aumento dell´astensionismo per la crescente sfiducia dei cittadini nella politica».