BERLUSca

Dopo la bocciatura del lodo Alfano quali sono gli scenari che si prospettano dinnanzi a noi? Difficile dirlo, reazioni e azioni sembrano susseguirsi senza una logica. Da una parte abbiamo una magistratura inefficiente con giudici che hanno fatto del proprio ruolo un uso politico e dall’altra abbiamo un’opposizione divisa che spesso ha utilizzato la magistratura come strumento per colpire gli avversari politici e poi c’è Berlusconi che negli ultimi anni ha vinto tutte le elezioni e gode di un oggettivo consenso popolare, di un ampio margine parlamentare e si comporta come un topo in trappola.

La domanda è se Berlusconi riuscirà a mantenere il consenso dell’opinione pubblica e come questo sarà utilizzato. Con le elezioni regionali tra qualche mese, sicuramente non ha la necessità di chiamare a sé un plebiscito, quindi non credo che opterà per l’avventurosa strada delle politiche, anche perché non capisco come le giustificherebbe alla gente con il margine parlamentare che ha.

Quindi come dicevo è più probabile che utilizzi le regionali per chiamare un referendum su se stesso, anche se reputo che questo terreno sia pieno di insidie, soprattutto interne al suo schieramento. Certamente credo che attaccare il Capo dello Stato, insultare Rosi Bindi e mostrare la sua ira funesta sia di quanto più inutile e sbagliato si possa fare. Bisognerebbe che qualcuno gli dica, ma dubito che intorno a lui ci sia chi possa manifestarsi in tal senso, che il lodo Alfano rappresenta una soluzione sbagliata a dei problemi veri, ancora una volta una soluzione ad personam. Intervenire sul principio costituzionale dell’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, avrebbe risolto maldestramente solo i problemi giudiziari del Premier, mentre la giustizia è un tema che riguarda tutti i cittadini italiani poichè versa in condizioni disperate, senza che nessuno abbia il coraggio di metterci le mani.

Berlusconi quindi ha di fronte una grande possibilità, quella di utilizzare il consenso per mettere finalmente mano a una grande riforma. L’alternativa è quella di continuare a vivere nel bunker dorato e contribuire alla destabilizzazione delle istituzioni che lo porterà ad un lento logoramento e che genererà nell’opinione pubblica un’insofferenza che troverà sbocco non appena a Berlusconi vi sarà un’alternativa e tutti sappiamo che in politica gli spazi vuoti vengono subito riempiti.