Ma che succede? E’ la fine del mondo? Oppure avevano ragione i Maya il mondo è finito e noi siamo l’opaco riflesso di una memoria senza futuro?

Mi pare la trama di una pellicola fanta-horror.

E anche un po’ pulp.

Mettete in fila i fatti: sembra che tutti siano in preda a un delirio autodistruttivo animato da una demenza collettiva, cui nessuno individualmente riesce a opporsi. Pensate all’economia e indicatemi una previsione o un atto capace di toglierci dall’annichilimento di un’illusione di possesso e ricchezza a cui nessuno sembra veramente aspirare.

Sempre meno ricchi in un mondo di sempre più disperati, qual è la logica?

Pensate all’ambiente: tutti sappiamo che stiamo consumando e prosciugando il mondo eppure tutti continuano a vivere come se le risorse fossero eterne. A bruciare legna senza avere freddo.

Le leggi naturali schiacciate da alchimie di bilancio: tutti sanno quello che non va eppure tutto continua ad andare nella stessa direzione. Masochista e autodistruttiva.

Barack Obama, una speranza ambientalista sociale di reale cambiamento per il mondo, conta i disastri internazionali come chicchi d’uva in una vigna d’autunno, e si fa trovare a origliare gli stessi potenti che origliavano lui. Una nemesi per un presidente andato al potere all’insegna del “mai più guerre” e del “George W Bush è stato cattivo, invece io sarò buono” e ridotto a sopravvivere cambiando il tipo di guerra, ma non il prodotto finale: morte e distruzione in ogni zona di intervento militare statunitense.

Solo che adesso la guerra si fa’ come in un videogioco invece che con le “antiquate” invasioni territoriali di Bush junior.

Non parliamo del grande orecchio mondiale. Ricordo che prima della sua elezione parlò molto male del sistema Echelon ed eccolo qua con un nuovo meccanismo di spionaggio globale ancor più perfezionato origliare e monitorare amici e nemici. E semplici conoscenti.

Ma veramente pensava che una cosa che coinvolgeva operativamente migliaia di persone non finisse per diventare di dominio pubblico? Come è possibile essere così sprovveduti?

In fondo però non c’è bisogno che si vada così lontano: guardate la nostra classe dirigente con distacco e senza rabbia, osservate come si muovono partiti ed organizzazioni e ditemi se trovate una sola cosa ragionevole.

Prendo un giorno a caso degli ultimi recenti anni: giovedì.

Gli echi del caso Anna Maria Cancellieri ministro che non poteva non sapere (anzi persino “non doveva”) che esistono le intercettazioni, oppure la questione delle tessere del Partito democratico che fa le primarie, che tutti sanno essere già appannaggio della leadership di Matteo Renzi, eppure comprano le tessere per potere “perdere il meglio possibile” senza rendersi conto che aumenteranno le tessere ma diminuiranno i voti. Oppure la dichiarazione del loro alleato-nemico, quello che ha paragonato la persecuzione nazista degli ebrei alla pressione che i suoi figli subiscono nella loro contemporaneità: come è possibile solo concepire metafore di questo tipo senza cadere nel migliori dei casi nell’oblio? Eppure i voti gli restano attaccati.

Per non parlare dell’impossibilita di trovare qualche barlume di buonsenso in Mario Monti e nei montiani. Il professore bocconiano che appare sempre di più suonato come una campana. Finché aveva una sedia sotto il sedere tutti parlavano del suo aplombe, del loden e così via: ora che gliela hanno tolta sembra una iena come tutti gli altri. E voglio soprassedere sui Grillini altrimenti questo mio pezzo potrebbe essere più lungo della Divina Commedia-

Ecco, una commedia. Tutto ciò sembra essere una commedia: quella dei giorni nostri.

La sequenza di fatti è circostanza che sembra scritta da un poeta futurista, maledetto e privo di ogni senso estetico. E’ evidente che non si rendono conto che giornali e telegiornali sono diventati insopportabili.

E ci condannano alla visione di un mondo tragicomico: un po’ fetido e molto cinico.

Eppure sotto sotto qualcosa di buono deve essere rimasto. Per forza. Ma forse per trovarlo dobbiamo tornare alla “casa matta” dei nostri sentimenti. O forse è perduta per sempre pure quella?