OBAMA

Potete dirmi quello che volete, ma la delusione per Obama è enorme. Il viaggio in Cina ha sancito una rottura netta di quella linea di speranza che Barak aveva animato in me e fino ad oggi.

Spostare l’asse delle decisioni dall’Atlantico al Pacifico poteva essere una cosa giusta, se l’Asia fosse meglio e più avanti dell’Europa, e invece con le decisioni prese in Cina, Obama ha piombato il vertice di Copenaghen.

Capisco che il debito pubblico americano è nelle mani dei cinesi, capisco che intrattenere rapporti con un paese in cui democrazia e diritti civili sono un miraggio ma queste cose diventano delle invariabili di fronte alla forza dell’economia.

Belle parole di libertà blaterate ai giovani cinesi ma inutili, senza forza e piegate al conformismo del cambiamento. La mia delusione è forte e la mia rabbia è nera, chissà cosa ne pensa Al Gore.