Ieri tutti davanti al televisore: prima su La7 a Piazza Pulita, Corrado Formigli misura il coraggio di Renata Polverini che si sottopone a un’intervista senza rete. Formigli non le fa sconti, la incalza duramente, le pone le domande che deve, ma lo fa senza pregiudizio senza una tesi da dimostrare; non ne aveva bisogno, ma ieri Formigli si è consacrato tra i grandi giornalisti. Lo ha fatto con il suo stile. La Polverini non si sottrae e, solo per il coraggio, merita simpatia.

È controllata, misurata, calibra bene i toni, i timbri, li accompagna con espressioni che non nascondono emozioni, ma che dimostra di saper gestire, sottolineando i passaggi più significativi.

Eppure non convince fino in fondo, logorata dalla sequenza di dimissioni e smentite troppo repentine non è apparsa del tutto credibile; la sua tesi di fondo, è successo “a mia insaputa”, appare non credibile anche se fosse vera. E’ il passato, il suo punto debole quando giustifica le spese in comunicazione confrontandole con quelle allucinanti della giunta Marazzo, non riesce a dare una ragione convincente, mentre sul futuro, sulla sua intenzione di cambiare, appare in buona fede e convincente, anche se non riesce in tutta l’intervista ad attenuare la rabbia di chi oggi vive le difficoltà e le conseguenze della crisi economica.Mentre Piazza Pulita scema verso la fine, su Rai Uno va in scena l’intervista di Vespa a Fiorito. In questa occasione, Bruno Vespa, dismesso il plastico, riesce a essere credibile, serio.

Fiorito, affiancato dal suo avvocato, Taormina, risponde. Ad ogni domanda mette in difficoltà Bechis. È lui che lo incalza sembra lui imbarazzato e si difende con un ghigno.

Fiorito sviluppa una tesi: “se dovevo rubare non lo avrei fatto in modo così evidente intestandomi bonifici direttamente”; sostiene la tesi del complotto politico, la sostanzia con lettere protocollate, attacca, si difende, è logico, tutti i segnali sono coerenti.

La tesi è che il sistema e i movimenti di denaro erano legali, dovuti e corretti. Non sembra né Lusi né Belsito, “purtroppo” lo ripete in continuazione. Emerge una realtà sconcertante: centinaia di migliaia di euro che passano di mano a tutti, oltre ogni decenza. Vespa appare sorpreso, sconcertato dal fatto che l’indecenza che oggi emerge come una scandalo potrebbe essere legale e diffusa e riguarda tutti i consiglieri regionali e non solo quelli del Lazio. La sensazione è che Fiorito non sia uno sprovveduto che ha perso la testa e che questa vicenda possa riservarci tante sorprese.

Poi se alla mattina prendi i giornali hai una rappresentazione diversa. Di fatto, tutto, appare fuori controllo; la merda è nel ventilatore e nessuno pare in grado di spegnerlo.