Scusate, ma lo avevo scritto qualche giorno fa come sarebbe andata a finire, non perché dispongo di facoltà precognitive ma perché era evidente a chiunque che la strategia del direttore generare della Rai, Mauro Masi, si sarebbe dimostrata un rilancio trionfante per Michele Santoro che ieri sera ha avuto il 23,47 di share, pari a 6 milioni 283 mila spettatori, un record per questa stagione che certamente non può essere giustificato dal parterre deboluccio di cui disponeva.

Santoro che di questi scontri si nutre e dal contrasto riesce ad attingere sempre una forza decuplicata ha inoltre lanciato il suo appello a non chiudere Anno Zero, una specie di richiesta di plebiscito, una chiamata alle armi che ha seppellito la Rai.

A conclusione del disastro firmato da Mauro Masi anche la notizia che grazie alla richiesta di arbitrato Anno Zero sarà in onda regolarmente con un Santoro più incazzato che mai anche giovedì prossimo e il prossimo ancora, perché l’arbitro ha sospeso la sanzione disciplinare fino alla sua pronuncia, come prevede l’articolo 7 dello Statuto dei lavoratori.

Quindi doppia vittoria e doppia umiliazione per Mauro Masi che esce quanto meno ridicolizzato da questo confronto che ha gestito in modo inopportuno e maldestro danneggiando se stesso, il suo azionista oltre che la sua azienda, e che ora deve essere messo nelle condizioni di non nuocere più a nessuno, la misura è colma.