alfano berlusconi

Il Centrodestra italiano? Non esiste più. Ormai è solo una somma espressa nei sondaggi.

Basta guardare allo stato dei fatti: i moderati non sembrano più avere una leadership condivisa perché, di fatto, il suo leader storico, cioè Silvio Berlusconi, è e resterà il leader di Forza Italia e non sarà mai accettato da Lega, Nuovo Centrodestra e Fratelli d’Italia. Anzi, a ben vedere, la questione della leadership non è neanche in agenda, a differenza di quanto accade, invece, nel centrosinistra che attualmente è riuscita a mettere in campo la leadership più carismatica della sua storia.

A pochi giorni dalle elezioni europee, il centrodestra non ha una posizione sull’Europa: Lega e Fratelli d’Italia chiedono di uscire dall’euro e vanno ben oltre il confine degli euroscettici, mentre Ncd è ancorato a una visione europeista, benché critica, e Forza Italia non pare lontana, se non nei toni.

giorgia meloniPer quel che riguarda la posizione rispetto al Governo Renzi, mentre Lega e Fratelli d’Italia sono all’opposizione – come lo erano già stati anche con Monti – Forza Italia, ispiratrice delle larghe intese, dopo aver appoggiato Monti (salvo poi sfiduciarlo) ora appoggia Renzi per le riforme istituzionali. Il Nuovo Centrodestra, che per Letta ha fatto la scissione, è ora un pilastro del governo Renzi. Se poi guardiamo Casini, recentemente tornato nel centrodestra, era con Monti prima e ora sta con Renzi.

Le varie anime sono tra loro sempre più distanti: Alfano attacca Berlusconi che lancia Toti; la Lega Nord si fa corteggiare da Beppe Grillo; Giorgia Meloni torna ad Alleanza Nazionale, ma senza Fini; Casini non emerge.

Intanto, lasciano a Renzi la battaglia contro i sindacati conservatori, garantendogli – se taglierà le tasse – un risultato che il centrodestra promette da vent’anni. Se poi la legge elettorale passerà, la fanfara renziana diventerà assordante.

Potrei continuare così per ore, ma il punto è sempre lo stesso: se ci si fa la guerra per anni e si esprimono visioni e valori radicalmente differenti, come sarà possibile costruire un programma comune ed essere credibili davanti agli elettori?

Il centrodestra sta consegnando il proprio elettorato a Matteo Renzi. Ma lo sta facendo per scelta, inettitudine o disperazione? Lascio a voi la risposta, in attesa che le somme dei sondaggi confermino una visione che troveremo nelle urne. Ma a quel punto sarà troppo tardi: il passaggio di proprietà sarà già compiuto.