parigi_2Gli assassini di Charlie Hebdo di gennaio e di quelli del 13 Novembre a Parigi venivano dallo stesso quartiere di Bruxelles. Ma da gennaio ad oggi cosa è stato fatto dalle autorità belghe? Le stesse autorità che in questi giorni hanno blindato e annientato con il terrore la capitale europea inseguendo fantasmi ma lasciandosi sfuggire carnefici.
E lo stupore sembra avvolgere tutto e tutti, sembra che tutto sia iniziato a Parigi: l’attacco alla nostra comunità, alla nostra quotidianità ci sorprende e assistiamo al cinismo esasperante che nasce da una retorica della morte che fa da perimetro a inettitudine e incapacità di una classe dirigente senza cuore e senza testa, precipitata nell’abisso del proprio ego vorace mediato dalla ricerca disperata del consenso, sconcertato da indignazioni asimmetriche, dal mito della pubblica pubblicità e da una furbizia rettile che disperde la nostra umanità.
Strateghi della polemica politica, esegeti della fine del mondo, generali da caffè dello sport si fanno esplodere nella sacca scrotale della nostra tolleranza.

Senza memoria, disarmati e senza speranza seguiamo la news di giornata dal buco di una serratura di una porta che non c’è. Vediamo tutto e non sappiamo nulla.
Intingiamo le bandiere scorcio della nostra identità nel sangue di vittime senza volto.