La “suggestione Monti” oggi appare un’allucinazione. Per il Pd il professore è stato l’uomo che ha sostituito Berlusconi e ciò è bastato a caricare il popolo della sinistra di entusiasmi contro natura. Monti è stato l’uomo della sobrietà, del ritrovato rispetto da parte delle “cancellerie europee” e ha generato un consenso condiviso. Poi è stato l’uomo che ci ha salvato dal rischio Grecia, dal default, e questo ha fatto passare la paura a tutti. I sondaggi hanno eroso ai minimi storici il consenso del Pdl, mentre il tasso credibilità si è trasformato in un incremento elettorale per il Terzo Polo e per il Pd.

La cura dolorosa imposta agli italiani non intacca la fiducia nel medico che la somministra. Ma ad un certo punto un sussulto ha riconsegnato una dose di vitalità al Pdl che si è ricordato che la sopravvivenza di Monti dipende proprio dal voto dei suoi deputati in Parlamento.

E senza mezzi termini ha preso posizione: il governo Monti è nostro, fa le cose che erano nel nostro programma, la cura imposta dall’esecutivo tecnico è scritta nella “ricetta” del centro destra. Solo che la sinistra al centro destra non avrebbe mai concesso di toccare le pensioni o di discutere dell’articolo 18. La Santanchè è stata la prima a gridare “la Fornero è mia sorella” e la sorellina ha aperto il fronte sull’aricolo 18 e il Pd subito si è diviso tra chi vuole andare in piazza con in sindacati per difenderlo e chi, con Brunetta, è pronto a cancellare quello che rappresenta un Moloch di questa parte politica.

Ora il Pd è pronto a costruire la cosa che gli riesce meglio: la sconfitta. La longevità politica di Berlusconi trova le sue ragioni in questi vent’anni, soprattutto nell’inettitudine di Pci, Pds, Ds fino al Pd, i quali non sono quasi mai riusciti a costruire un’alternativa credibile e, con la frammentazione e le divisioni, non hanno mai saputo dare una rappresentanza omogenea e compatta.

Ma la sintesi che più di tutto ha convinto gli italiani è stata questa: Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità ora dobbiamo tagliare se vogliamo conservare il nostro tenore di vita. Ieri, però, abbiamo scoperto che gli stipendi degli olandesi e dei tedeschi doppiano i nostri e che, addirittura, Spagna e Grecia hanno compensi più alti di quelli italiani, ma allora chi ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità? Forse il 10% degli italiani che possiede il 60% del paese e che il governo sta inseguendo nei blitz domenicali dei finanzieri? Come reagiranno gli italiani quando si faranno due conti?