Dovete spiegarmi, ma dovete essere convincenti, perché Rosy Mauro, che non è indagata da nessuna procura, dovrebbe dimettersi, e non lo dovrebbe fare Roberto Formigoni visto che sono stati indagati ed arrestati membri (non pochi) della sua giunta e dintorni. Hanno chiesto le dimissioni anche per Emiliano per quatto urfide cozze pelose. Hanno fatto il diavolo a quattro contro Scajola e, solo dopo due anni dalle sue dimissioni, vedremo partire un processo che riserverà grandi sorprese, hanno preso a calci Bondi e non parliamo del disco rotto su Alemanno, anche lui non indagato e così potrei allungare la lista per chilometri.

Ma quando tocca a loro, come nel caso di Vendola, riescono a sapere di essere indagati prima dei giornali e riescono a dare loro la notizia, che in genere esce dalle procure già confezionata e bella che impacchettata. Lui invece ha avuto il privilegio di comunicarlo direttamente in una conferenza stampa la cui conclusione logica, serena e coerente, doveva essere la stessa che lui e i suoi compagni hanno chiesto per molto meno a qualunque avversario politico. Invece no, il poeta pugliese ha sputazzato un sermone nel quale ha sottolineato che chi lo accusa è mosso da rancore e malanimo e lui è sereno e non si dimette. Bravo e allora perché dovrebbe dimettersi Rosi Mauro?

Garantisti con se stessi e i propri amici e giustizialisti con tutti gli altri: questa è la sintesi ipocrita di una sinistra cialtrona che ha perso l’anima per cui due pesi e due misure sono il punto più alto della propria capacità di sopravvivenza. Una sinistra estetica e superficiale che si rappresenta con una superiorità morale che esiste solo nelle loro teste.

Faziosi, laidi e bugiardi. Senza onore e decoro con facce come il culo pontificano su macerie.

Ve lo dico di cuore, avete rotto il cazzo!

Detto questo, che avevo sullo stomaco da troppo tempo, devo dire che questa recrudescenza della magistratura non mi convince: ormai è chiaro che non si tratta di perseguire reati, ma di intervenire nei processi democratici. Come per esempio per alcune cose uscite su Berlusconi, come sulla stessa vicenda della Lega, e la sequenza temporale sembra segnare un percorso che quanto meno appare sospetto.

Il caso Lusi giaceva da anni, che la Lega fosse opaca era noto da almeno 10 anni, le frequentazioni di Berlusconi con fanciulle non le nascondeva nemmeno lui. In tre mesi hanno sottoposto gli italiani a tagli devastanti massacrando il fronte popolare dei sindaci, hanno messo tasse da strozzini e, mentre sale l’insofferenza della gente, ogni giorni mettono sotto il politico di turno.

Napolitano, il presidente della Repubblica, sarebbe in grado di garantire un salvacondotto a Silvio Berlusconi dopo che si è fatto da parte? E Lusi ha messo in croce la Margherita e Rutelli o rappresenta una minaccia per il Pd?

La Lega e, SEL che posizione avevano nel panorama politico? Se questa mia tesi ha un minimo di fondamento il prossimo a cadere nelle spire della magistratura sarà Antonio Di Pietro. Il dubbio è forte, la puzza di bruciato troppa…

Io non mi fido nè di Napolitano nè di Mario Monti. Ora, con lo spread che sale in prossimità dei collocamenti dei titoli di stato e con i sacrifici vanificati dai criminali della finanza credo che l‘unico tentativo che si possa fare per sedare ogni dubbio è quello di fare subito una legge elettorale e andare al voto. Ora, o potrebbe essere troppo tardi.