Questa mattina, sfogliando i giornali, sono inciampato in un articolo vergognoso con cui apriva La Repubblica di Roma scritto da un certo Marco Ciaffone. Immediatamente sono andato a verificare chi fosse questo giornalista su Twitter e in bella apertura lo zelante cronista aveva un bel retweet di Zingaretti, quindi è un legittimo sostenitore del candidato del centrosinistra.

Ma cosa dà scandalo per questo signore? Il fatto che Spin-web, società dove lavora mio fratello Ambrogio, abbia registrato il dominio di Digit un portale del comune di Roma.

Per Spin-web risponderà Spin-web, per quanto mi riguarda devo dire a questo signore che io non faccio sondaggi da tempo immemorabile e che la questione che ha portato in carcere mio fratello ha mobilitato tanta opinione pubblica per la sua natura e che questa vicenda mi ha portato ad essere al 54° giorno di sciopero della fame. Inoltre voglio dirgli che lo stesso guerriero che lui celebra nel suo profilo, Marco Pannella, si è schierato al fianco di Ambrogio Crespi con convinzione e trasporto e la solidarietà che è scaturita ad Ambrogio è trasversale, dal Pd a La Destra dai Radicali al Pdl.

Scrivere e indurre giudizi suona di volgare strumentalizzazione, un atto di sciacallaggio che qualifica non solo chi scrive ma anche chi ospita contenuti che dovrebbero suscitare il rigetto in chi si dichiara civile e progressista.

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