Lo sfondo. Così aveva detto Sarkozy e così doveva essere per chi come lui ha perso il primo turno delle presidenziali , lo stesso che i sondaggi danno sotto di 8 punti percentuali. Così non è stato.

Sarkozy ha carisma, è convincente, sicuro, capace di articolare con forza le sue tesi ma Hollande doveva essere l’impacciata figura avvilita dalla normalità e invece si è rivelato determinato e capace di mettere in difficoltà il presidente uscente,vittima più della crisi e della Merkel che non dello sfidante.

Su i temi dell’economia l’idea di futuro di Sarkozy non è stata resa credibile dalla gestione della crisi fino ad oggi. Hollande lo ha interrotto, incalzato, fatto innervosire e alla fine Sarkozy è apparso arroccato e arrogante. E’ apparso sulla difensiva, sul finire ha cominciato ad abbassare gli occhi con il volto cupo di chi sapeva che aveva fallito l’unico colpo che aveva a disposizione. Con dignità, da vecchio leone ha combattuto ma abbiamo assistito, con molta probabilità, alla fine della sua epopea.

I moderatori completamente inutili ed incapaci di impedire la continua sovrapposizione dei duellanti sono stati i veri sconfitti di questo confronto, dentro un ring che la tv francese ha saputo costruire con grande efficacia, senza spettacolarizzazioni ma con una sapiente regia che ha dato ritmo alle tre ore di show politico che ha tenuto tutti inchiodati alla poltrona.

Bello il trionfo della politica, del confronto, con una componente di epicità che sottostava senza infastidire. Qualcosa di importante che deve essere restituito anche al nostro Paese.

Hollande è riuscito a mettere Sarkozy sulla difensiva. E’ riuscito a legittimarsi sottolineando che, solo il suo affacciarsi sul palcoscenico europeo, aveva modificato l’atteggiamento vessatorio ed egoista della Merkel. E’ riuscito a fargli dire che chi sta nella sua stessa famiglia europea, come Berlusconi, avrebbe votato per lui ma quando lo ha accusato di essere amico di Berlusconi, Sarkozy stesso, per tre volte, ha negato quasi di conoscerlo. Il presidente uscente ha rivendicato quello che i francesi hanno vissuto come sofferenza ed insofferenza: la crisi ed i suoi effetti, riportando ai numeri la sua iniziativa di una Francia mai caduta in recessione ma che non ha salvato dal clonare depressivo dei suoi effetti.

Sarkozy ha rinfacciato l’amicizia di Hollande con Zapatero ma Zapatero non c’è più e in Spagna sta esplodendo il candidato socialista che si è intestato il merito di avere fatto cambiare posizione a Mario Monti, sottendendo di essere molto legato alla stessa Merkel.

Sarkozy è stato rovinato dalle donne, da Carla Bruni, messa da parte per tutta la campagna elettorale, e dalla Cancelliera tedesca che ha fatto pagare a lui il prezzo del consenso che gode il Germania. Hollande, invece, sembra essere riuscito dove la moglie Segolene Royal non era riuscita nel tentativo di conquistare la Francia.

Dopo ieri sera i duellanti possiamo liquidarli con un sostanziale pareggio ma se  è vero che Hollande è in vantaggio di 8 punti si tratta del pareggio che gli consentirà di conquistare l’Eliseo, magari con un vantaggio minore. Con molta probabilità Sarkozy sta già preparando le valigie.