Ecco le ultime intenzioni di voto del 2008 di realizzate in collaborazione con EPOLIS e sotto effetto dell’ultima tornata elettorale in Abruzzo. Ma forse a pesare sui risultati del sondaggio di dicembre sono più i terremoti giudiziari che hanno coinvolto soprattutto il PD e determinato una frattura netta nel suo consenso. Berlusconi dopo mesi così è tornato a crescere in fiducia sia per sè che per il suo governo.

GOVERNO E CARICHE ISTITUZIONALI: Era da settembre che Silvio Berlusconi non cresceva nei sondaggi, e a dicembre è tornato con +2 attestandosi al 59% ed invertendo una tendenza che poteva diventare crisi.  Anche il Governo torna in segno positivo e si attesta al 54%.
Le cariche istituzionali sono tutte con il segno positivo a cominciare dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano con il 57% (+2), Renato Schifani, Presidente del Senato al 51% (+1) e infine il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, al 57% (+1). Nel complesso tutte le più alte cariche dello Stato si posizionano sopra la metà dei consensi dei cittadini.

MINISTRI: Buone notizie anche per i Ministri, su 21 in carica nel Governo Berlusconi a dicembre ben 17 mettono a segno un risultato positivo, 2 restano sui risultati di Novembre e 2 fanno registrare una flessione.
Scajola e Carfagna sono i 2 ministri che fanno registrare l’incremento più importante ben 5 punti da novembre, bene anche Gelmini e Meloni con un più 4% e Sacconi, Brunetta e Prestigiacomo con un più 3%. Il Ministro dell’agricoltura Zaia è sempre contro-tendenza cresce quando gli altri perdono e viceversa come in questa occasione dove fa registrare una saldo di meno 5%.
La classifica però vede sempre in vetta il Ministro Renato Brunetta con il 56% seguito da Maroni al 55% e terzo di poco distante Giulio Tremonti con il 53%. Fuori dal podio sempre nella parte alta della classifica il Ministro della difesa Ignazio la Russa, davanti al Ministro degli esteri Franco Frattini. Sopra il 50% di fiducia si attestano a pari merito Angiolino Alfano, Maurizio Sacconi e Stefania Prestigiacomo che torna a sopravanzare la Meloni (al 48%) aggiudicandosi la palma della “ministra” più amata dagli italiani.

LE INTENZIONI DI VOTO: Dei partiti a dicembre nascondono un vero terremoto e tanti più piccoli sussulti non meno importanti. Il dato che salta all’occhio è la differenza tra le due coalizioni per come si erano presentate alle politiche di 8 mesi fa.
Il 17,5% di vantaggio della coalizione guidata da Berlusconi rappresenta un abisso che quasi raddoppia la distanza registrata alle politiche (9,2%) e aumenta il margine di quasi 5 punti dal mese di novembre.  Il PD subisce un vero tracollo dal 31,2% di novembre al 27,5% di questo mese si tratta di 3,7 punti in meno se si considerano i dati di novembre, ma diventano quasi 6 (5,7) se si considera il dato delle politiche.
Opposto è invece il risultato dell’IDV di Di Pietro che porta a casa un 7,5% che si avvicina al raddoppio del 4,4 delle politiche, ma come salterà all’occhio quello che recupera l‘Idv è meno di quello che il PD ha perso, e questo accentua la flessione dello schieramento che infatti ottenendo solo il 35% ha un saldo di meno 2,5% rispetto alla scorsa rilevazione.
Il PDL perde mezzo punto ma resta e va al 40%, nettamente in terreno positivo rispetto alle politiche dove ha ottenuto il 37,4%, stabile anche l’alleato MPA che aveva l’1% che ha confermato.
La sorpresa, anche se da molti attesa, è la Lega che per la prima volta va ben oltre il 10% attestandosi addirittura all’11,5%, guadagnando il 3,2% dalle politiche e trascinando la coalizione al 52,5% che rappresenta il dato più alto dalle politiche a oggi.
In ripresa le formazioni della sinistra Rifondazione Comunista 2,5% (+0.5), Comunisti Italiani 1% erano allo 06%, Verdi allo 0.5% (0.3) e i Socialisti all’1% (0.5). UDC stabile al 5% che tiene i suoi voti, La Destra al 2,0%.