berlusconiscacchi

Io capisco il PD che trova la sua dimensione drammaturgica più straordinaria in Puglia, dove i democratici sono riusciti a fare tutto quello che era necessario per perdere la regione. Ma si sono impegnati a fondo anche in Umbria, per non parlare dei pasticci inverecondi commessi nel Lazio. Ma che a questa dottrina della scon?tta si fosse iscritto anche Silvio Berlusconi, che non ama perdere neppure a rubamazzetto, è per me una grande novità.

Solo alcuni cenni: la vicenda Udc, costruita ad hoc per dare l’abbrivio al partito di Casini, la scelta tardiva, caotica e confusa dei candidati, la concessione tout court di pezzi d’Italia: la Lega al Nord – che grazie a queste candidature otterrà ?nalmente il sorpasso sul PDL – e la morti?cazione strutturale e sistematica della componente culturale e politica che fa riferimento al leader del centro destra.

È il prezzo della mediazione? È il prezzo del potere? È un’idea antiberlusconiana avere il potere senza il consenso. Semmai Berlusconi può tollrerare il contrario. A questo punto la partita è a scendere, a scalare.

E sarà interessante veri?care se Caldoro, con il suo candore, riuscirà a sopperire a quanto accaduto in quella regione, aiutato in questo da un Pd tuttora animato da un dibattito tra morenti.

In Puglia regna il caos assoluto e alla ?ne ciò si tradurrà in una fuga dalle urne.

Rimane come baluardo Formigoni, che però forse è un po’ troppo di CL, e Brunetta. Volete scommettere che a Berlusconi basterà? – Il Clandestino