La conferenza stampa della Maddalena fatta al fianco di Zapatero, contiene tutte le ragioni della mia profonda distanza e dissenso da Silvio Berlusconi.

… Il miglior presidente degli ultimi 150 anni, il 68% di fiducia ed ammirazione, le donne viste come trofei, terreno capace di produrre gioia se conquistato…. Un mondo centrato su se stesso.

A me non frega con chi scopa il presidente del consiglio e sono anche poco interessato al disagio della sua famiglia che ha strumenti per consolarsi, io giudico quello che resta, l’essenza del berlusconismo, il rapporto con il successo e con il denaro, con il potere e con le donne. Tutto mi appare tremendamente squallido e degradante, un passato incombente ed ossessivo come se Pasolini o Rosa Luxenburg non fossero mai esistiti, la scala dei valori è distorta, tutto si ripete in modo ossessivo, è finto, lucido, ricco, vano ed inutile.

Il nostro Paese dopo 15 anni di Berlusconi non è migliorato in nessuno dei settori della vita civile ed economica, non cresce, non si evolve, è un mercato non un popolo che deve consumare non evolvere.

Ma peggio di Berlusconi sono i suoi nemici, buffoni come le decine di PM che hanno cercato, il più delle volte artatamente, di incastrarlo, gente che ha costruito carriere e fortune sull’antiberlusconismo, come se Sciascia non fosse mai vissuto.

A me non piace Berlusconi e non è un fatto personale ma culturale e non mi piace nemmeno chi gli si oppone, chi ha creato la propria identità o la propria ragione di esistere nell’opporsi senza dire parole diverse, o fare cose diverse, e nemmeno pensare o desiderare cose diverse.

Detesto chi fa il moralista a senso unico, chi spia sotto le lenzuola degli altri, chi giudica e strumentalizza le povertà altrui, ma Silvio Berlusconi ci lascerà un paese dove non tutti quelli che si amano potranno sposarsi, dove non saremo liberi di scegliere il nostro “fine vita”, dove sorgeranno centrali nucleari che lui non vedrà mai. Certo ha pulito Napoli, darà la casa ai terremotati dell’Abruzzo con tanto di torta e biglietto d’auguri, me lo sento ripetere in continuazione, ma io mi sento meno libero, oppresso e meno felice di vivere in questo paese e non posso aspettare un terremoto o di essere seppellito dall’immondizia per essere felice.

Certo amici miei, io non so offrirvi un’alternativa, non conosco la strada per l’eldorado della politica e il richiamo ad Obama e quanto meno inutile non si possono ingaggiare leader stranieri, e quindi come se ne esce? Non ne ho la più pallida idea, quello che so è che il premier è legittimato a fare quello che fa dal consenso che gli italiani gli danno e dalla inconsistenza assoluta di chi gli si oppone e io sono tra questi.

Ma cerco e ricerco, non mollo, fiducia e speranza non vengono meno e aspetto e continuo ad indignarmi per quello che sento e vedo.