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L’opposizione, anzi le opposizioni appaiono, secondo i dati rilevati, minoritarie e divise: UDC, PD e IDV non sono infatti testimoni di un unico progetto politico, mentre pur con grandi differenze, in termini elettorali, la maggioranza appare compatta, pertanto la proposta politica di Berlusconi appare più credibile. Inoltre il dibattito che in questo momento ruota attorno alle Primarie del Partito Democratico appare come cosa interna al partito, incapace di inserirsi nell’agenda politica e di coinvolgere gli elettori. Inoltre le notizie e le polemiche di questi ultimi mesi non sembrano scalfire il rapporto tra Silvio Berlusconi e l’opinione pubblica, infatti il dato di fiducia del Premier avanza di un ulteriore punto percentuale attestandosi al 60% e il dato di fiducia nel Governo appare invariato (55%).

Per quanto riguarda le intenzioni di voto il PDL avanza di un punto e si attesta al 39%, la Lega ne perde uno e va al 10%. Anche il PD guadagna un punto e si attesta al 27%.

L’Italia dei Valori invece perde 2 punti e va dall’8% del mese scorso al 6% rilevato ad ottobre, è il segnale che la politica delle urla non paga e soprattutto non pagano gli attacchi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ottiene il massimo della fiducia ed è in crescita costante, ed è la comparsa sulla scena politica del Movimento di Beppe Grillo che con il 3% ha un buon avvio e toglie consensi a IDV, Rifondazione (perde mezzo punto e è al 2%) e Sinistra e Libertà (perde lo 0,3 ed è all’1,7%).

L’Unione di Centro stabile al 6,3%, come stabili sono i dati di MPA (1%), La Destra di Storace (1,5%) e Lista Pannella-Bonino (2,0%).

Le cariche istituzionali: un dato positivo per tutti i rappresentanti delle cariche istituzionale. Il trend del Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano è in costante crescita e si attesta al 64%. Bene anche per il Presidente del Senato, Renato Schifani, con il 51% e per il Presidente della Camera, Gianfranco Fini che arriva al 58% di fiducia.

Ministri: stabile in testa alla classifica Renato Brunetta al 58%, al secondo posto sempre Roberto Maroni al 55% seguito da Ignazio La Russa e Giulio Tremonti, entrambi al 51%.

Una pattuglia di Ministri si attesta al 50%, si tratta di Stefania Prestigiacomo, Franco Frattini, Angelino Alfano e Mara Carfagna. Maria Stella Gelmini perde due punti e arriva al 45%, scontando il momento critico dell’inizio dell’anno scolastico, così come Caludio Scajola che dal 46% va la 44%, pagando forse per le polemiche sulla Rai. In crescita Giorgia Meloni al 48%, Gianfranco Rotondi al 45% e Roberto Calderoli che guadagna due punti e si attesta al 39%.

I Capogruppo: stabile Gasparri al 34% raggiunto da Italo Bocchino che guadagna due punti rispetto allo scorso mese di settembre. Perde un punto Cicchitto, stabili gli altri.

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