di Gianmario Mariniello – Alzi la mano il primo che crede ancora alla favoletta “gli italianinon si interessano di politica”. Quasi il 100% degli italiani è al corrente dello “scontro” Fini-Berlusconi. Lo rivela un sondaggio Crespi Ricerche in esclusiva per Generazione Italia. Uno scontro causato dalle forti personalità dei due leader del Pdl perun elettore su quattro, mentre la maggioranza relativa degli elettori del Pdl (24,1%) ritiene alla base del “litigio” solo una lotta di potere. Gli elettori del Pdl sono preoccupati (e tanto) anche dal boom della Lega e dalla relativa perdita di voti del Pdl alle regionali, due temi che Fini in questi giorni ha affrontato con forza.

Da notare la differenza tra la totalità degli elettori e quelli del Pdl che ritengono l’eccessivo protagonismo di Berlusconi una delle cause scatenanti: 23,9% contro il 7,9%.

Ma di chi è la “colpa” dello “scontro”? Di entrambi. Percentuali simili per Fini e Berlusconi, con la totalità degli elettori che da’ maggiori responsabilità al Cav. Mentre la maggioranza (risicatissima) degli elettori del Pdl ritiene Fini maggiormente “colpevole”. Un dato – il secondo – che è andato consolidandosi nei giorni successivi alla Direzione nazionale del Pdl.

Gianfranco Fini ha invece negli ultimi giorni consolidato il suo consenso trasversale. 4 italiani su 10 si sentono vicini al Presidente della Camera. Solo 3 su 10 esprimono un giudizio di “vicinanza” al Presidente del Consiglio. Ma Berlusconi vince la sua battaglia all’interno del Pdl. Si sentono vicini al Cav. il 66,2% degli elettori del Pdl, contro il 26,8% che raccoglie Fini.

Molto più del 6% raccolto dai “finiani” in Direzione, comunque. Ma anche meno del 33,1% dei voti Pdl che raccoglierebbe Fini in una remota elezione diretta del Presidente della Repubblica “contro” Berlusconi, fermo al 55,2% tra gli elettori del Pdl. Non è un caso se nel mare magnum della totalità dell’elettorato, Fini sia in vantaggio (30 a 24). Il Presidente della Camera drenerebbe voti al Pdl e avrebbe più appeal di Berlusconi tra elettori incerti, astenuti e di centro-sinistra.

Gli italiani e i “pidiellini” sono invece pessimisti su una possibile riconciliazione Fini-Berlusconi: la separazione è l’approdo inevitabile per il 58,1% degli elettori del Pdl, un dato che negli ultimi giorni è andato leggermente calando. Gli elettori del Pdl sembrano pessimisti ma speranzosi.

Su una cosa la stragrande maggioranza degli elettori del Pdl concorda: Fini non si deve dimettere da Presidente della Camera. La pensa così il 66,3% degli elettori del Pdl.

Infine, un dato su un ipotetico partito “di Fini”. Tra il 7 e il 9 per cento. Un dato in costante crescita.

VAI ALLE TAVOLE