Berlusconi ha sicuramente perso la sua forza propulsiva di innovazione, che è stata la caratteristica che ha avuto come politico. E’ stato messo in crisi dal suo modello di costruzione del consenso, che è entrato in crisi senza che lui se ne accorgesse. Lui continua a pensare a un modello monodirezionale, come lo è la tv, mentre il nostro tempo è bidirezionale, come spiegano la rete, i social network, la partecipazione. Un altro elemento è che per vent’anni Berlusconi è riuscito a presentarsi come un uomo nuovo. Tutte queste alchimie si sono sciolte, non tanto per i colpi dell’opposizione, ma perché i tempi, le modalità sono cambiati.

E lui non se ne è accorto. Improvvisamente si è scoperto vecchio. Berlusconi l’innovatore, che prometteva il cambiamento, ha determinato una delusione. La delusione di lui, ‘uomo migliore’, che non è riuscito a costruire ‘un mondo migliore’. Il mondo è diventato oggettivamente peggiore e l’interprete di questo mondo peggiore oggi è Mario Monti. Severo, rigido, austero. Monti è il curatore fallimentare. Detto questo, sorprendentemente, altri elementi di delusione, intendo dire il profilo personale, quello giudiziario, non hanno intaccato il consenso del blocco che rappresenta. Non lo hanno intaccato perché non c’è nessuno che rappresenti quel blocco sociale.

Mantiene in tutti i sondaggi una quota elettorale non lontana dal 25 per cento e se pensiamo che ha perso 8 punti, con tutto quello che è successo, il risultato è incredibile. Penso che giocherà una partita di conservazione del suo posizionamento, non credo giocherà questa partita in prima persona. Non so se sarà Alfano, magari sarà una donna. Berlusconi in prossimità della campagna elettorale si affida molto al marketing. La prospettiva di Berlusconi è comunque quella di rimanere protagonista ancora per qualche anno. Quel che è certo è che Berlusconi ha condizionato è la modalità con cui pensiamo, non solo quella con cui agiamo. Basti pensare a Corrado Passera, che è molto simile a Berlusconi, e che come lui è andato in televisione per giurare di non avere alcun conflitto di interessi.

[Fonte: l’Espresso]