Dopo mesi di sobrietà, di professoroni noiosi e francamente poco pedagogici, ritorna Silvio Berlusconi e ogni giorno abbiamo di cosa discutere finalmente, qualcosa su cui litigare appassionarci e dividerci.

Non so quanto renderà elettoralmente questo ennesimo ritorno in campo di Silvietto, non so neanche se prenderà definitivamente corpo e, sicuramente, io non sarò tra quelli che lo seguiranno, ma bisogna riconoscergli che il suo modo di interpretare la politica è galvanizzante, e dopo sei mesi di Monti e montanari torna una vitalità che ci eravamo dimenticati.

Questo, al netto dei contenuti, di certo è più divertente della Rosy Bindi che come una “kapò” dirige il suo partito sotto gli occhi moderati di un Bersani che è lo specchio di un apparato estenuante e noioso, senza avere nessuna attitudine alla serietà.

Ora, Silvietto torna a Forza Italia, e si scatenano subito la rissa, il dibattito, i contrari e i favorevoli, cambiano le aperture dei giornali, lo spread cede il passo alle audience dei tg e dei talk-show che tornano a impennarsi; il Fatto finalmente ritorna alle sue tirature massime e gente come Travaglio e Crozza pare che abbia indetto 7 giorni e 7 notti di festeggiamenti e baccanali.

Magari l’Italia andrà in default, le tasse continueranno a salire, la gente sarà sempre meno ricca e sempre più persone si affacceranno alla soglia delle sopravvivenza, ma vuoi mettere il divertimento e il brivido?

Almeno ci sarà qualcosa in più rispetto a Monti e al montismo: ci faremo una sana e grassa risata.