Stamattina sull’Espresso ho trovato un articolo velenosetto scritto da Denise Pardo, in genere sempre bene informata, la cui lettura è sempre curiosa e divertente. Ma ci sono sempre le eccezioni. Quello della Pardo è l’ennesimo articolo che tenta di descrivere il rapporto tra me e il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. In alcuni ho trovato vere e proprie invenzioni, in altri profili offensivi. Comunque la cosa che voglio rilevare è che questa enorme quantità di articoli, da Repubblica all’Espresso, è stata scritta senza mai fare una verifica. Nessuno degli autori si è degnato di telefonare per chiedere conferme o dare modo di replicare. Continuo a leggere un sacco di cose sui giornali, molte delle quali vere e proprie opere di fantasia, ma che però ai lettori possono sembrare vere e pertanto pericolose.

Mi domando: come mai tutta questa animosità? Mi è capitato per esempio di lavorare per Gasbarra: mai uscita una riga su questo. Invece su Alemanno si scatena l’ira di Dio. E’ probabile che ancora oggi una certa borghesia radical chic, romana e pariolina, non abbia mandato giù l’idea di un sindaco che esce dagli schemi e che non ha confidenza con gli ipocriti salotti romani. Fino a qualche mese fa, tutti davano per finita l’esperienza di Alemanno sindaco e oggi, invece, in tutti i sondaggi viene dato in grande recupero. Attribuire questa ripresa alla mia presenza mi sembra una grande cazzata. Sono un fornaio, ma senza la farina il pane non viene. Detto questo, tra le straordinarie invenzioni della Pardo, c’è anche quella di essere stato io l’organizzatore del matrimonio di Mara Carfagna.

E’ un’attività che non ho ancora inserito nella mia brochure ma che grazie alla Pardo, probabilmente, aggiungerò al mio menù. Devo dire però che sono stato tra gli ospiti del matrimonio di Mara Carfagna, un matrimonio organizzato con stile e sobrietà. E mi pare che lei possa vantare un’organizzatrice di grande pregio che è sua cognata. Questo lo dico perché non vorrei perdere un’amica. Per il resto mi auguro che la Pardo, leggendomi, abbia l’ironia di chiamarmi così le spiegherò le minchiate che è stata bravissima a scrivere. Perché reputo l’articolo della Pardo e il fatto che si sia presa cura di me un motivo di grande orgoglio personale.