Leggo e rileggo le carte, quelle per le quali alcuni uomini e donne tengono prigioniero mio fratello Ambrogiomi domando come e perché possa essere in carcere, mentre suo figlio vivrà il suo primo Natale.

Non riesco a trovare una ragione; non so con chi parlare, a chi chiedere aiuto per potere affermare e avere diritto di parola, solo per dire che non è possibile andare avanti così.

Continuo lo sciopero della fame e a vivere la vita di tutti i giorni: ma tutto mi pare assurdo, senza un senso. Quello che sento non è quello che vedo. Al momento mi assale una percezione di impotenza.

Certi mi dicono che il gip si deve ancora pronunciare ed è autonomo dal Pm che ha dato per la terza volta parere negativo per la scarcerazione d’Ambrogio, ma chissà perché, io non mi aspetto niente di nuovo.

Vi giuro ne sono certo che Ambrogio sarà scagionato da tutto e che questo incubo finirà; nessuno potrà risarcire questo momento. Gli oltre 70 giorni passati in carcere, sono destinati a crescere senza alcun senso.

La rabbia diventa sottile disperazione mentre l’indignazione collettiva si assopisce inseguita dalla cronaca e dalle sue gerarchie. Siamo ogni giorno sempre un po’ più soli, un po’ più lontani, e intorno a me gli sguardi mi inchiodano al muro di questa ingiustizia senza senso, senza una verità. Cosa fare? Quale sarà la prossima mossa? Magari passare allo sciopero della sete, lasciare scorrere la propria vita come pilastro della consapevolezza altrui.

Cosa dire ad Helene e al piccolo Luca? Come spiegare ai suoi nipoti che tanto lo amano? Cosa dire agli amici? Come difendere il suo onore e la verità? Come reagire? Come farsi ascoltare?

Poco fa ho avuto la possibilità di parlare con Ambrogio; era affranto e mi chiedeva perché, cosa ho fatto, ed io gli dicevo: “ guarda che sta per finire, tutto finirà presto”.

… Finirà presto! Intanto per ora mi appresto a guardare il Natale seduto al bordo della tavola imbandita, senza toccare nulla e aspettando che la sedia al mio fianco sia occupata come lo è sempre stata da mio fratello Ambrogio.

Buon Natale

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