A “Giù il velo”, la trasmissione in onda su Radio Città Futura, il deputato Pd Sandro Gozi ha parlato del caso di mio fratello, Ambrogio, con l’avvocato Giuseppe Rossodivita.

Nella puntata, dedicata alla giustizia e alla lotta “con la legge o contro la legge”, il legale ha dichiarato che la carcerazione preventiva è uno strumento fortemente ingiusto e ha ricordato che la metà dei detenuti in custodia cautelare risulta poi essere innocente. Ambrogio, appunto, rientra in questa fascia.

Rossodivita ha insistito sui frequenti abusi da parte dei giudici e sull’inefficacia del sistema giustizia in Italia che permette di anticipare una pena indipendentemente dall’accertamento della colpevolezza.

“Insieme all’onorevole Rita Bernardini – ha detto il difensore –  abbiamo definito questa vicenda come un nuovo caso Tortora per le numerose similitudini: sono infatti altri che parlano di cose che Ambrogio avrebbe fatto e su questo si basa il capo di accusa”.

Ambrogio, ha continuato Rossodivita, è una persona che, da quando è venuta fuori da Baggio, ha sempre cercato di aiutare le persone in difficoltà e insieme ai Radicali si è fatto più volte portavoce della lotta contro l’emergenza delle carceri.

Dopo aver smontato punto per punto le accuse mosse contro Ambrogio, l’avvocato ha concluso accusando i giudici di “non voler sentire”.

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