Questa mattina è avvenuto l’incontro tra il Pubblico Ministero dott. D’Amico e il legale di Ambrogio Crespi, Marcello Elia. L’oggetto dell’incontro era, a seguito di interrogatori esaustivi e secondo il nostro punto di vista verificata e dimostrata l’estraneità di Ambrogio da questa vicenda, definire un percorso che portasse alla sua scarcerazione immediata.

Il Pm ha riferito che non è sua intenzione prolungare questa vicenda per molto tempo, ma che deve ancora sviluppare accertamenti e fare un altro giro di interrogatori, e che poi comunque tutta questa vicenda dovrà avere l’avallo del procuratore aggiunto dott.ssa Boccassini.

In buona sostanza, mio fratello non esce, benché non vi sia nessuna prova, nessun indizio reale e concreto della sua commistione con mondi criminali; benché si siano spiegate le poche telefonate che lo riguardano con accuratezza e precisione. Prendiamo atto che Ambrogio resta in carcere per quello che hanno detto di lui persone che non lo conoscono, che sono ritenute più credibili di chi lo conosce bene.

Comunque, gli avvocati presenteranno subito un’istanza di scarcerazione che dovrà essere valutata dal Gip Santangelo , il quale potrà decidere di revocare gli arresti anche col parere negativo del Pubblico Ministero.

Speriamo che questo possa avvenire anche se mi dicono che non è cosa frequente nel rito ambrosiano e che dipende dalla dott.ssa Boccassini. Siamo certissimi che il percorso giudiziario di questa vicenda ridarà onore e dignità a mio fratello, ma il prezzo che stiamo pagando è altissimo.