18 Febbraio 2013
BOLLETTINO N°111 DEL 132° GIORNO DI PRIGIONIA DI AMBROGIO CRESPI. ASPETTANDO LA CASSAZIONE
Sempre dall’ufficio di mio fratello Ambrogio Crespi faccio il punto della situazione come avevo promesso. Lunedì scorso dopo 92 giorni ho dovuto interrompere lo sciopero della fame perché a causa di una forte influenza, il mio fisico malnutrito ha avuto un collasso a cui è seguito un ricovero in ospedale. Mi hanno rimesso in linea e oggi dopo 7 giorni sono di nuovo in piedi. Riprenderò lo sciopero al momento opportuno.
Intanto mancano pochi giorni alle elezioni e se Ambrogio avesse accettato la proposta de La Destra di Storace, fra una settimana sarebbe a casa. Ma lui ha fiducia nella giustizia e ha valutato in “libertà” che ciò che gli era stato tolto il 10 ottobre doveva essergli restituito dalle stesse persone.
Ambrogio è ormai al 132° giorno di carcere preventivo per permettere alla giustizia di fare il suo corso, l’importante è che alla fine venga pagato con la giusta moneta. La giusta moneta comunque la si riceve sempre dalla propria coscienza, e per chi una coscienza non ce l’ha c’è quella collettiva, e quella collettiva non perdona.
Speriamo che l’8 marzo la Cassazione possa mettere una parola di coscienza sulla storia di Ambrogio che sta diventando ormai paradossale, non per chi è sottoposto a questa ingiustizia ma per chi quest’ingiustizia l’ha firmata.