Da domani inizio lo sciopero della sete, che va ad aggiungersi ai miei oltre 60 giorni di sciopero della fame. In merito a questa decisione sono stato intervistato da Sofia Riccaboni di Periodico Italiano.

Riporto di seguito l’intervista integrale:

Ambrogio Crespi è rinchiuso nel carcere di Opera da 93 giorni, cioè da quando il 10 ottobre è stato “deportato” in carcerazione preventiva. “Gente che non conosce ha detto cose che lo riguardavano e, nonostante prove, documenti e perizie, i giudici di Milano hanno ritenuto che un non condannato, un innocente, debba restare in carcere” dice Luigi Crespi, che da domani, 10 gennaio, unirà al già lungo sciopero della fame anche quello della sete, per cercare di ottenere la scarcerazione del fratello.

In sintesi, il motivo preciso per cui tuo fratello Ambrogio è rinchiuso ad Opera da ottobre…

Associazione esterna di stampo mafioso… Si sarebbe associato con chi non conosce per portare voti all’ex assessore Zambetti. Un’accusa insensata e fuori da ogni logica che abbiamo ampiamente smontato con fatti e perizie. Ora, dirti perché è ancora in carcere è difficile anche per me.

Cosa pensi stia succedendo? Quale credi sia il motivo reale per cui non permettono a tuo fratello di fare rientro a casa, quando invece per Fiorito la cosa è stata concessa senza problemi?

Ogni vicenda è un caso a sé, non bisogna mai generalizzare. Ma per chi ammette responsabilità è più facile tornare a casa, nel caso di Ambrogio, che non ha nulla da ammettere, si resta in carcere. La magistratura inquirente dovrebbe ammettere di avere commesso un errore e non lo faranno mai! Dovremo aspettare il processo e il dibattimento.

Sei in sciopero della fame e ora inizierai anche lo sciopero della sete. Credi di poter arrivare ad ottenere qualcosa di concreto?

No, sono sordi.

In questo periodo solo alcuni giornali hanno parlato della vicenda. Secondo te per quale motivo, cosa tiene “lontano dai riflettori” questa vicenda?

Di questa vicenda se ne è parlato tantissimo, oggi più di 10mila persone sono in condizioni analoghe a quelle di Ambrogio nel silenzio più generale.

In realtà, come spieghi anche nel video che hai pubblicato sul sito dedicato alla vicenda, le implicazioni di Ambrogio e le relative accuse sarebbero cadute a seguito soprattutto di vostre indagini, regolarmente fornite ai magistrati. Cosa c’è dietro questo arresto?

Io guardo quello che c’è nelle carte e sono certo che la pubblica accusa si sia resa conto dell’estraneità di Ambrogio, ora stanno valutando la cosa dal punto di vista generale della loro indagine. Secondo loro il rilascio di Ambrogio rappresenterebbe una perdita di credibilità e quindi lo tengono dentro finché la loro arroganza consente di farlo. D’altronde se in Lombardia si va a votare alla fine di febbraio…

La situazione della giustizia in Italia è al limite della credibilità. E’ arrivata anche la condanna della Corte di Strasburgo per violazione dei diritti umani dei detenuti. Come vive questa situazione Ambrogio? Cosa pensa?

Ambrogio è ad Opera, da questo punto di vista, un’eccezione nel quadro generale delle carceri italiane, in questo è stato fortunato, ma Ambrogio si è battuto per le condizioni dei detenuti per anni e lo ha fatto con passione ed impegno. E anche questo è un paradosso in una storia che se non avesse Ambrogio in carcere sarebbe più degna di una piece comica.

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