Questa mattina sveglia all’alba per raggiungere Milano con Helene e i ragazzi. Un occhio alle e-mail per vedere se arrivavano novità dal Gip che doveva pronunciarsi oggi. Non lo ha fatto, si pronuncerà nei prossimi giorni.

A Milano nel caravanserraglio dei parenti dei detenuti, confidenze, saluti e solidarietà. Poi, dopo due ore di fila, ci comunicano che io e i ragazzi non abbiamo il diritto di vedere Ambrogio, che ormai io considero un ostaggio.

Una breve trattativa, qualche telefonata degli addetti e alla fine riesce ad entrare solo Helene che lo abbraccia per tutti.

Per quanto può continuare questa storia? E perché la stanno portando così avanti? Comunque io continuo lo SCIOPERO DELLA FAME non solo per Ambrogio ma anche per le migliaia di persone che si trovano nelle sue condizioni.

A loro va il mio pensiero di Natale e l’unico sorriso della giornata.

Ad ogni modo, Ambrogio è sereno perché sa che questo incubo finirà e finirà nell’unico modo possibile. Buon Natale.

 FIRMA LA PETIZIONE PER AMBROGIO CRESPI LIBERO SUBITO