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Giù la maschera! L’affetto e il successo che sta avendo questo mio blog va pagato con la verità: io sono di sinistra anche se non ho nulla a che fare con le forme con le quali la sinistra oggi si manifesta nel nostro Paese.

Ho lavorato sette anni fianco a fianco con il Premier per poi abbandonare il suo staff perché non condividevo le sue scelte politiche, soprattutto in campo internazionale.

Ho legittimamente contrastato, dove, come e quando potevo la visione del “berlusconismo” pur essendo stato uno di quelli che ha contribuito a crearla.

Non mi ritengo né un pentito, né un rinnegato, ma un uomo che ragiona con la propria testa e che ha una bussola rappresentata dalla coscienza, l’unica alla quale rispondo.

Oggi mi devo proprio, per il rispetto che devo alla mia coscienza, schierare in difesa di Berlusconi e vi spiego perché: il potere per sua natura è come una puttana e noi occidentali siamo riusciti negli ultimi secoli a separare il concetto di reato da quello di peccato, è questo significa essere laici, disprezzo il moralismo, soprattutto in chi è venuto su inseguendo le peripezie del “pisellino” di Moravia, queste vergini sante che si scandalizzano per delle puttane da quattro soldi.

Vogliamo ricordarci che era proprio Mao ha volere nel suo letto due vergini per notte? O dell’icona della sinistra democratica, J.F. Kennedy che divideva la Monroe con il capo della mafia?

O i vizi dei nostri padri della patria, come il contributo alla ripopolazione del Piemonte dato da Vittorio Emanuele II, o quella data alla Maddalena e Caprera ad opera di Garibaldi, ritenuto poco affidabile per via della sua debolezza verso le gonnelle?

Ci siamo per caso dimenticati della propensione di Mazzini che non riusciva ad astenersi dal palpare culi di qualunque donna gli capitasse? O della cugina di Cavour, la contessa Castiglioni, piazzata dallo stesso nel letto di Napoleone III?

Il binomio politica-puttane è questione che va avanti da sempre: vogliamo ricordare la storia di Willy Brandt e la sua amante della Stasi che stava per costare carissima all’occidente quando il muro di Berlino era ancora ben solido. Oppure Margarine la figlia segreta di Mitterand, oppure lo scandalo delle stagista pagata con il soldi della Casa Bianca di Bill Clinton, infine basta leggere l’ultimo libro di Vespa per avere documentazioni sulla questione.

Sepolcri imbiancati e vergini incantate mi fanno ridere, come ridicolo sta diventando Berlusconi, incapace di separare il pubblico dal suo privato. Questo per natura e tradizione è compito delle strutture intorno al Premier ed una delle conclusioni che dovremmo trarre da tutto questo è il licenziamento di  Gianni Letta che dirige i servizi segreti in modo quantomeno discutibile.

Così come ho detto l’altro ieri non potete immaginare che l’esplodere di questa sequenza di scandali sia diretta dalla Sinistra o da Repubblica perché non ne avrebbero nessun vantaggio, ho spiegato che è chi sta al suo fianco che ha maggiore interesse a “farlo fuori” e allora bisogna fare muro contro ogni ipotesi diversa da quella di Silvio Berlusconi: l’ipotesi Fini o Tremonti, Letta o Draghi, sono tutte un atto di eversione.

Se Berlusconi sarà costretto a dimettersi per le sue infelici frequentazioni, l’unico passaggio istituzionale accettabile è il ricorso al voto.
Berlusconi è stato legittimato dal voto degli italiani e chiunque voglia prendere il suo posto deve fare altrettanto e quindi esca allo scoperto.

E’ finita l’epoca dei governi balneari, di garanzia, di salute pubblica e d’altronde va anche detto che l’azione politica di Berlusconi non può sottrarsi al giudizio della storia, quindi la riforme che da 15 anni promette agli italiani non possono essere cancellate da un complotto di palazzo.

Berlusconi ha una sua idea del Paese che a me non piace e che contrasto, così come contrasto il suo modo di generare consenso e di creare una classe dirigente. Reputo il suo comportamento “idiota” e lo staff che lo assiste “criminale”.

Lui stesso, con il suo comportamento, sta mettendo a repentaglio il suo progetto politico e questo perché si è messo nella condizione di essere ricattato o ricattabile, quindi a qualcosa deve rinunciare.

Se domani dovesse dichiarare “A me piacciono le donne e me ne scopo 20 alla settimana” nessuno avrebbe niente da dire, anzi! E allora perché non fa? Semplicemente perché gli costerebbe carissimo, dal punto di vista economico, nella causa di divorzio e contrasterebbe con l’idea che vuole dare di sè di un leader dispensatore di forti principi morali e devoto alla Chiesa Cattolica.

Berlusconi affronti lo scandalo e non si imbrogli come ha fatto con Noemi e non perda la dignità con rappresentazioni ridicole da “azzeccagarbugli” come quella che ho sentito ieri in cui sosteneva che a pagare le puttane fossero stati altri.

Non si venda per quello che non è, anche perché gli italiani lo hanno votato proprio perché lo conoscono bene e non certo perché è un puritano leader di un partito cattolico.
In sostanza o Belusconi o voto!