In una giornata da operetta, in cui il Senato della Repubblica è stato teatro di uno spaccato politico tragicomico, l’Italia ha vissuto una pagina bizzarra della sua storia, ricca di colpi di scena.

Giorgio Gaber, però, aveva visto tutto prima degli altri, già nel 1996 nella sua canzone “Una nuova coscienza”, in cui profetizzava: “La decadenza che viviamo è un malessere che ci prende pian piano. E’ una specie di assenza che prevede una sosta obbligata è la storia che medita ma si è come assopita. Siamo vivi malgrado la nostra apparenza come uomini al minimo storico di coscienza.”

Come al solito, il grande Gaber vedeva cose che noi umani avremmo vissuto solo 20 anni dopo.

 

Fonte Clandestinoweb