17 Ottobre 2014
ADESSO BISOGNA ABOLIRE IL REATO DI VILIPENDIO NON PER SALVARE STORACE MA IL PAESE. DAL RIDICOLO
Il reato di vilipendio va abolito. Non per salvare il soldato Francesco Storace cui oggi è arrivata anche la solidarietà “voltairiana” di Adriano Sofri, bensì per salvare le istituzioni italiane. Dal ridicolo.
E’ chiaro infatti che il Parlamento e il ministro di grazia e giustizia devono farsi carico di questa patata bollente. Anche perché appare francamente assurda la maniera con cui questo reato viene applicata dalla magistratura. Per non parlare dei ministri di grazia e giustizia che danno il necessario nulla osta a che si proceda a seconda delle stagioni. Politiche e non.
Per cui se nel 2007 dire che Napolitano era “indegno” come fece Storace passò per offesa e per lesa maestà, e Mastella diede l’assenso al processo a suo carico, oggi paragonarlo a Totò Riina, come ha fatto implicitamente Sabina Guzzanti e non solo lei, viene categorizzato come legittima critica. E nessun pm chiede di aprire un’indagine e nessun ministro si sogna di concedere il nulla osta a che essa prosegua.
In un paese serio in una situazione così grottesca non resta che una possibilità: aboliamo una volta per tutte questi dannati reati di opinione,a cominciare dal vilipendio, e rinunciamo ai reconditi pensieri di chi vorrebbe che si applicassero solo per i propri nemici politici.