numeri

Prima del congresso fondativo del PDL, Berlusconi e i suoi non erano certo in crisi di consensi benché il trend esprimesse una correzione del dato al ribasso. Il congresso ha avuto un effetto adrenalinico portando tutti i dati verso i massimi storici. Massimo storico per la fiducia nel Premier con il 62% grazie ad un più 2%.

Massimo storico anche per Gianfranco Fini al 58% (+1) che sopravvanza Napolitano fermo al 57% Massimo storico nelle intenzioni di voto del PDL con il 42%. Tra i Ministri prende vantaggio dal congresso Brunetta che si straconferma il ministro più apprezzato dagli italiani con il 58%, davanti a Maroni che resiste al secondo posto con il 55%.

Bene dopo il congresso anche Sacconi + 2%, La Russa, Prestigiacomo e Bondi che recuperano un punto percentuale. Nella classifica La Russa si conferma terzo , seguito da Prestigiacomo e Gelmini appaiate al quarto posto con il 51% davanti ad Alfano e Tremonti con il 50%

LE INTENZIONI DI VOTO Il PDL al 42% sembra sottrarre un punto alla Lega che flette dal dato record dell’11% al pur ragguardevole 10%. Un altro punto sembra sottratto all‘UCD di Casini anch’esso passato dal 6% al 5%. Lombardo con l’MPA conferma il suo consueto 1.5% Mentre la Sinistra Libertà il cartello alla sinistra del PD si attesta al 4%. La Destra di Storace conferma il 2%. Discorso a parte merita il PD che da quando è sotto la guida di Franceschini sembra recuperare consensi, infatti è passato dal 21,8% di febbraio dato ereditato dalla gestione Veltroni al 24% di oggi un più 2.2% che porta il PD sulla soglia psicologica minima del 24%.